“La prestazione lavorativa degli LSU-LPU non dovrà più essere oggetto di “abusi”, poiché essa nasconde un reale rapporto di lavoro ai sensi del diritto italiano. E’ quanto si legge in una nota diramata dall’Avv. Filomena Falsetta, Presidente dell’Associazione Bene Comune Calabria in ordine alla difficile situazione in cui versano i 20 lavoratori di Laureana di Borrello, divisi tra “socialmente utili” e di “pubblica utilità”. Questo significa – dichiara Falsetta – che le Istituzioni regionali dovranno, d’ora in poi, compiere ogni sforzo possibile al fine di non deludere le legittime aspettative di quei lavoratori assunti in Calabria come LSU-LPU da numerose amministrazioni locali, nel senso che è loro precipuo e inderogabile dovere quello di esaltare la compatibilità tra la normativa italiana, che disciplina le prestazioni di lavoro degli LSU-LPU, con il quadro normativo comunitario, che tutela le forme contrattuali atipiche dei rapporti di lavoro, attraverso la promulgazione di una legge regionale ad hoc, in grado di regolamentare il trasferimento delle risorse regionali agli enti pubblici utilizzatori e garantire così, la stabilità occupazionale ai lavoratori in questione. In un documento a me pervenuto dal portavoce dei lavoratori in questione – continua Falsetta – si legge testualmente: “con nota del 28 dicembre 2012 a firma del Dirigente generale del Dipartimento 10 (Lavoro) la Regione Calabria ha ufficializzato la prosecuzione delle attività – per l’anno 2013 – degli Lsu-Lpu impegnati in progetti all’interno di Comuni e Comunità montane. ciò “in attesa della promulgazione della relativa legge regionale”. Agli Enti è stato comunicato infatti che “il Consiglio regionale ha approvato nella seduta del 21 dicembre 2012 il collegato alla manovra finanziaria 2013 ed il relativo Bilancio di previsione, prevedendo parte della copertura finanziaria per l’utilizzazione dei lavoratori interessati all’art. 2, comma 2, della L.R. 18/04″.
Nello stesso documento la Regione Calabria ha invitato gli Enti utilizzatori “alla prosecuzione delle attività, di cui alle Convenzioni in essere senza soluzione di continuità e fino a concorrenza delle risorse disponibili”. Per l’anno 2013, ricordiamo, ilConsiglio regionale della Calabria ha votato lo stanziamento di 31 milioni di euro per il Comparto Lsu-Lpu. Tuttavia, la somma è destinata a coprire solo un periodo temporale per cui servirà reperire altre risorse economiche da destinare al resto della copertura finanziaria. Soddisfazione è stata espressa dai lavoratori per quali, però, il vero obiettivo è rappresentato dalla stabilizzazione occupazionale”. Il Nostro invito ai nostri amministratori visto che Laureana di Borrello conta circa venti lavoratori tra “socialmente utili” e di “pubblica utilità”, è quello di essere vigili è incisivi sulle autorità Regionali, in maniera che i nostri “lavoratori” riconosciuti in questo progetto, dopo tanti anni di destabilizzazione possano trovare quella tranquillità lavorativa che meritano”. Pertanto – secondo Falsetta – è indispensabile un’azione coordinata, sinergica e mirata tra i vari assessorati regionali competenti, che abbia come suo elemento trainante la Direttiva 1999/70/CE relativa all’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, che ne stabilisce i principi generali al fine di migliorarne la qualità garantendo l’applicazione del principio di non discriminazione e di prevenzione degli abusi. La Direttiva europea appena citata esprime, difatti, l’intento di migliorare le disposizioni riguardanti la politica sociale muovendo dal fondamentale assunto che i contratti a tempo determinato rispondono sia alle esigenze dei datori di lavoro sia a quelle degli stessi lavoratori. Per questo – conclude Falsetta – la mia Associazione vigilerà sull’operato delle istituzioni, nell’insediata concezione che tutelare i diritti di questi lavoratori altro non vuol dire che irrobustire il regime di sicurezza sociale.