D’inoperatività del Museo Palopoli, almeno da fin dopo l’estate scorsa per motivi sconosciuti ai più (e noti ai pochi, forse) ma che nessuno vuole rendere pubblici, se ne era accorta tutta la comunità locale, ma ancor più preoccupante è il silenzio tombale (definizione che potrebbe persino avere analogie con la provenienza dei tanti e preziosi reperti ivi custoditi) sulla attività minima che un’opera importante e di grande interesse culturale, oltre che storico, dovrebbe garantire.
Ed è proprio di queste ore, un comunicato stampa del Comune di Crucoli secondo cui, nei giorni scorsi, sarebbe stata inviata “una richiesta di convocazione urgente” del Consiglio di Amministrazione della Fondazione “Melissa Palopoli” che gestisce il Museo omonimo, da parte del del vice sindaco Domenico Vulcano, che del medesimo CdA è uno dei componenti.
La richiesta, inviata sia al Presidente che a tutti gli altri componenti del Consiglio di Amministrazione, è stata motivata dallo stesso Vulcano “al fine di discutere le iniziative da intraprendere”.
“Non nascondo, – ha scritto nella missiva l’assessore crucolese – vista l’inoperatività dello stesso da agosto 2012, di aver meditato le dimissioni dallo stesso consiglio al fine di suscitare un nuovo interesse intorno al museo che rappresenta sicuramente un’attrattiva culturale e turistica per il nostro territorio”.