L’aveva chiesto apertamente in questi giorni, il Sindaco Sergio Ferrari, che l’ASP Cotone e la Regione Calabria facessero conoscere le proprie determinazioni riguardo ad una ormai necessaria “zona rossa” per Cirò Marina, ed alla fine così è stato: nella giornata di oggi il Presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, con l’Ordinanza nr. 18 ha disposto le misure in vigore dalle ore 5 di venerdì 26 marzo a giovedì 8 aprile 2021 che stabiliscono la “zona rossa” per i Comuni di Oppido Mamertina (provincia di Reggio Calabria) e Cirò Marina (Crotone).
In particolare, per il comune reggino, le nuove misure riguardano anche la frazione Piminoro, per la quale erano già state imposte restrizioni con l’ordinanza 13 del 12 marzo.
“L’ordinanza – scrive Spirlì – si è resa necessaria in seguito alle note dei dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali di Reggio Calabria e Crotone con le quali è stato confermato che «l’incidenza dei casi confermati nell’ultima settimana, nei due Comuni, supera i valori individuati nel Dpcm del 2 marzo scorso».”
Ci sono insomma, tutte le condizioni, secondo il Presidente, per l’adozione di tali misure di mitigazione della diffusione epidemica nei territori citati.
Il provvedimento dispone inoltre “che i dipartimenti di Prevenzione delle due Asp competenti procedano al costante monitoraggio della situazione epidemiologica locale, segnalando tempestivamente all’Unità di crisi regionale ogni significativa variazione intervenuta.”
E proprio il Sindaco di Cirò Marina, in un suo post rivolto alla sua cittadinanza, su facebook aveva citato il preoccupante “andamento della curva epidemiologica del Covid-19 ed il naturale allarmismo sociale generatosi nella comunità”, precisando di avere da più giorni intrapreso le necessarie interlocuzioni con gli uffici della Regione Calabria e con l’Azienda Sanitaria Provinciale.
“Appare inevitabile – scriveva ieri Ferrari – l’emissione di provvedimenti restrittivi su tutto il territorio comunale”, per poi concludere che, se non fossero arrivati da parte della Azienda Sanitaria o dall’Ente regionale “provvederemo ad emettere apposita ordinanza a tutela della salute pubblica.”