Si chiama “2012 DA14” l’asteroide che “sfuiorerà” il nostro pianeta in questi giorni a 35.000 chilometri di distanza. La denominazione, cosiddetta “astronomica temporanea” di questo oggetto, deriva dalla sua scoperta, avvenuta presso l’Osservatorio astronomico di Maiorca in Spagna, il 23 Febbraio 2012. Secondo le stime, ha un diametro di poco superiore ai 50 metri (la metà circa di un campo di calcio), una massa stimata di circa 130.000 tonnellate (probabilmente è fatto di pietra piuttosto che di rocce metalliche o ghiaccio) ed a causa delle sue “ridotte” dimensioni, e anche della sua velocità di 8 chilometri al secondo non sarà comunque visibile ad occhio nudo. Passerà vicinissimo al nostro pianeta, al di sotto dell’orbita dei satelliti geostazionari. Secondo Don Yeomans, scienziato del programma Near Earth Object della NASA, un asteroide come “2012 DA14” sfiora la Terra, in media, ogni 40 anni, ma esiste la possibilità che impatti con il nostro pianeta solo ogni 1200 anni circa. Quindi niente paura, per ora nessuna collisione e nessuna catastrofe! Abbiamo sentito l’opinione anche di un giovane scienziato di casa nostro, l’astrofisico Stefano Cidone, che proprio in merito a questo periodo, particolarmente gelido, ci invita a dare uno sguardo verso il cielo, nei meandri dello spazio e del tempo, dove le stelle fanno da sfondo a vari eventi celesti che coinvolgono i più vicini corpi del nostro Sistema Solare.
“Dopo la congiunzione Mercurio-Marte dell’8 Febbraio, – dice – sicuramente potremo goderci il “sorriso” della Luna crescente, che brillerà quasi sdraiata ad ovest, appena dopo il tramonto, nelle sere di metà mese, come pure sarà visibile per tutto febbraio, nel cielo serale, la Stazione Spaziale Internazionale, e contemporaneamente potremo aspettare la vista della più piccola Tiangong 1 (che significa “Palazzo del paradiso”), primo modulo della stazione spaziale cinese.”
Non facilissimi da seguire, ma che incuriosiscono molto gli appassionati, sono invece gli eventi riguardanti il passaggio dell’asteroide “2012 DA14” di cui parlavamo all’inizio, un oggetto di tipo “Asteroide near-Earth” (corpi celesti la cui orbita è vicina a quella della Terra), che ci “saluterà” da vicino la sera del 15 Febbraio. “Nè molto grande nè molto piccolo, – spiega il dott. Cidone – esso passerà a 35.000 km di distanza dalla Terra. Si tenga presente che la distanza Terra-Luna è di circa 384.000 km e che alla distanza a cui passerà l’asteroide si trovano i satelliti geostazionari, cioè quelli che ci permettono di comunicare, vedere la tv, conoscere le previsioni meteo, eccetera. Si tratta quindi di un “incontro ravvicinato da record” ma niente allarmismi, la roccia spaziale 2012 DA14, che alla sua massima luminosità brillerà fino ad assomigliare ad una stella di magnitudine 8, continuerà nel suo girovagare nello spazio senza creare problemi sulla Terra.” Sfatata invece la tanto annunciata possibilità di osservare il passaggio di 2012DA14 ad occhio nudo: “Servirà, oltre ad un cielo buio, – aggiunge l’astrofisico torrettano – una precisa mappa stellare ed un buon binocolo o un telescopio amatoriale per seguirlo nel suo rapido movimento tra le stelle: l’asteroide attraverserà il cielo rapidamente coprendo ogni minuto due volte la larghezza di una Luna piena, tenendo presente che la sua luminosità diventerà sempre più debole col passare delle ore. Non possiamo, infine, dimenticare Giove: l’astro più brillante del cielo serale visibile solo nella prima parte della notte; tramonta infatti nel cuore della nottata, intorno alle 3,00.”