C’è tantissima rabbia ma no rassegnazione tra gli allevatori di bovini da carne del crotonese, un settore che sta subendo ingenti danni a causa del covid a cui si è aggiunto anche la drammatica situazione provocata dalla siccità creando un’emergenza su altre emergenze e quindi la difficoltà di alimentare, pascolare e vendere gli animali.
Ricordiamo che la zootecnia da carne rappresenta un settore economico importante e fondamentale soprattutto nelle aree interne. Nel crotonese sono presenti oltre 600 aziende attive che allevano più di 20.000 capi con un valore economico tra diretto ed indotto superiore ai 30 milioni di euro, ma oltre ad un ruolo economico importante dobbiamo ricordare anche che la zootecnia riveste un ruolo sociale ed ambientale molto significativo.
Oggi i nostri allevatori si sentono poco rappresentati e discriminati rispetto ad altre categorie del settore agricolo perché non hanno avuto nessun ristoro ed anche perché in nessun decreto attuale e futuro si parla di provvedimenti a favore degli allevatori di carne, pur vivendo in una situazione drammatica.
La filiera bovina rispetto all’anno scorso registra perdite di valore superiore al 30%. Perdite dovute soprattutto alla mancanza della vendita delle carni a causa della chiusura del canale Horeca (40% del mercato), la difficoltà di vendere i vitelli perché i commercianti hanno problemi legati alla movimentazione e logistica e quindi ad acquistare gli animali, prezzi poco remunerativi.
Tutto questo porta a maggiori oneri e spese a carico degli allevatori, perché gli animali rimangono in stalla e quindi devono essere alimentati, i pascoli a causa della siccità sono secchi e gli animali non hanno erba per alimentarsi, se a questo poi si aggiunge anche la mancanza di liquidità abbiamo un quadro drammatico che si traduce chiaramente in esasperazione e rabbia.
Noi chiediamo ad i rappresentati delle Istituzioni e soprattutto alla sensibilità dell’Assessore regionale all’agricoltura Avvocato Gianluca Gallo di poter predisporre un incontro con i rappresentanti del mondo allevatoriale al fine di trovare soluzioni che possono contrastare questa difficile situazione che gli allevatori calabresi stanno subendo e vivendo.