Città deserta e negozi chiusi è quanto si nota a Crotone da quando è stata istituita, su decisione del Governo Nazionale, la zona rossa per effetto del Covid-19. Una decisione, l’istituzione della zona rossa, che sta rappresentando il colpo mortale per tutte le attività produttive e commerciali già in crisi da diversi anni a causa dello smantellamento di molte attività imprenditoriali, ultimo in ordine di tempo, il caso Abramo custoner care. La proprietà dell’Abramo cc ha comunicato alle segreterie nazionali di Cgil, Cisl, Uilcom il percorso di concordato preventivo presentato il 30 ottobre al tribunale di Roma che si concluderà nei successivi 120 giorni. Quindi la perdita di altri posti di lavoro per centinaia di persone se non sopraggiungeranno novità. Commercianti, Sindacati e vari categorie, per richiamare l’attenzione del Governo e di tutte le Istituzioni locali e regionali, nella mattinata di sabato 14 novembre, con lo slogan #CrotonevuoleunFUTURO, hanno manifestato in Piazza della Resistenza in maniera silenziosa esponendo ognuno un proprio cartello per segnalare l’appartenenza alla categoria.
Presente in prima fila insieme ai manifestanti l’on. Sergio Torromino (FI) che a proposito della manifestazione ci ha rilasciato la seguente intervista:
On. Torromino, una manifestazione per richiamare l’attenzione di chi governa nei confronti di una Città, Crotone, che sembra essere abbandonata in tutto?
“È una manifestazione giusta e che mi vede coinvolto in triplice veste: politico, imprenditore, cittadino crotonese. Siamo qui stamattina per fare notare, in maniera civile e democratica, tutte le carenze e responsabilità di questo Governo nei confronti dell’intero territorio provinciale: lavorativo, sanitario, trasporti. La zona rossa è una scelta scellerata che sta portando la Calabria alla disperazione collettiva e con enorme danno economico. Un provvedimento inaccettabile. L’invito che faccio a tutti i cittadini e agli addetti al commercio e ad altre attività produttive, di manifestare nei confronti del Governo affinché ripensi sull’approvazione di questo decreto Calabria che è inadeguato”.
On. Torromino, Crotone, la Provincia e l’intera Calabria avranno un futuro migliore?
“Un futuro migliore lo dobbiamo pretendere, per noi ma soprattutto per i giovani obbligati ad una continua emigrazione. L’intera Regione ha un’enorme potenzialità in ogni settore. Perché ci sia un futuro migliore dipende dalle considerazioni che questo Governo, e da quello che eventualmente ci sarà a breve, prenderà nei confronti della Calabria. I tempi sono ormai maturi affinché l’intera popolazione pretenda più attenzione da chi amministra. Ed al fianco dei cittadini ci deve essere la rappresentanza parlamentare che ha notevoli possibilità di incidere sulle decisioni del Governo”.
“Dall’Amministrazione comunale che risposte stanno arrivando a proposito del clima che si sta vivendo a Crotone?
“L’attuale Sindaco e la sua Giunta è in carica da qualche mese, inoltre il primo cittadino come tutti sappiamo è risultato positivo al Covid-19 e quindi segue la questione da remoto. Deve comunque fare la sua parte nell’interesse della Città. Ho avuto modo di parlagli e ha manifestato l’interesse di salvaguardare il bene della Città. Mi auguro che quest’avvenga e se così sarà saremo al suo fianco per aiutarlo a risollevare Crotone dal degrado”.