A tale riguardo si è tenuta una riunione in video conferenza cui hanno partecipato il sindaco Vincenzo Voce, l’assessore alla Tutela alla saluta con delega alla emergenza COVID Carla Cortese, l’assessore alla pubblica istruzione Rachele Via, il Direttore Sanitario dell’Azienda Sanitaria Provinciale dr. Pietro Brisinda ed il Dirigente Medico Referente COVID Scuola per il dipartimento di prevenzione Asp Antonella Cernuzio.
L’obiettivo dell’incontro è stato quello di tracciare linee guida e percorsi da fornire alla cittadinanza ovvero chiarimenti ed indicazioni sugli scenari possibili a livello scolastico in relazione all’emergenza sanitaria da Covid 19.
Innanzitutto occorre fare chiarezza sui test diagnostici a disposizione che rappresentano uno strumento essenziale per fare diagnosi tempestiva al fine di attivare le misure di prevenzione e di controllo.
Il gold standard è rappresentato dal tampone molecolare naso – faringeo che è basato sul riconoscimento RNA virale che deve essere effettuato in un laboratorio di microbiologia.
Questo deve essere considerato il test di riferimento capace di rilevare l’eventuale contagio da virus SARS-CoV- 2
I cosiddetti tamponi rapidi invece rilevano la presenza di proteine virali (antigeni) nelle secrezioni respiratorie. Essi possono fornire una risposta qualitativa in tempi rapidi ma sono meno sensibili del test molecolare.
I testi sierologici (prelievo ematico) invece sono utili per rilevare una pregressa infezione e vengono utilizzati nella ricerca e nella valutazione epidemiologica della circolazione virale nella popolazione che non ha presentato sintomi.
In via preliminare si evidenzia che il rispetto delle linee tracciate eviterà sovrapposizioni di interventi ed allo stesso tempo garantirà l’applicazione di adeguati protocolli così come suggeriti dalle note tracciate di concerto tra Ministero della Sanità, Ministero della Pubblica Istruzione, Istituto Superiore della Sanità ed INAIL.
Chiariti questi aspetti si invita a prestare particolarmente attenzione agli scenari che riguardano la sfera scolastica per la tutela della salute degli alunni, dei docenti e del personale scolastico che nello specifico sono riconducibili alle seguenti ipotesi:
Gli scenari ipotizzati sono quattro:
– I° ipotesi: alunno con sintomatologia a scuola.
In questo caso l’operatore scolastico segnala il caso al referente scolastico COVID 19 il quale dovrà chiamare i genitori dell’alunno collocato in area separata con mascherina chirurgica assistito da un operatore scolastico munito anch’esso con mascherina chirurgica. Si procederà alla pulizia e disinfettazione con prodotti specifici delle superfici della stanza dopo che l’alunno sintomatico è tornato a casa. I genitori devono contattare il medico di medicina generale o pediatra di libera scelta per la valutazione clinica del caso. Il medico di riferimento chiederà tempestivamente il test diagnostico al Dipartimento di Prevenzione che provvederà all’esecuzione del test.
– II° ipotesi: alunno con sintomatologia a casa.
L’alunno resta a casa ed i genitori devono informare il medico generale o pediatra di libera scelta comunicando l’assenza per motivi di salute alla scuola. Il medico interessato richiederà tempestivamente il test diagnostico al Dipartimento di Prevenzione che provvederà all’esecuzione del test.
– III° ipotesi: operatore scolastico con sintomatologia a scuola.
Assicurarsi che l’operatore scolastico indossi la mascherina chirurgica. Sarà invitato a tornare a casa e consultare il medico di medicina generale il quale chiederà il test diagnostico al Dipartimento di Prevenzione che provvederà all’esecuzione del test.
– IV° ipotesi: operatore scolastico con sintomatologia a casa.
L’operatore scolastico dovrà consultare il medico di medicina generale e comunicare l’assenza dal lavoro per motivi di salute. Il medico interessato richiederà il test diagnostico al dipartimento di prevenzione che provvederà all’esecuzione dello stesso.
A questi quattro scenari già codificati si dovrà aggiungere un quinto scenario legato alla tendenza a recarsi autonomamente presso laboratori privati eseguendo tamponi antigenici.
In questa ipotesi, in caso all’esito del test sia rilevata la positività al COVID 19 (Genitore/Docente/Alunno) è consigliabile in maniera fiduciaria rimanere a casa fino all’espletamento del tampone molecolare che dovrà essere richiesto dal medico di medicina generale o pediatra di libera scelta.
I parenti conviventi al soggetto risultato positivo al tampone antigenico potranno decidere (per prudenza ed alto senso civico) di porsi in isolamento fino al risultato del tampone molecolare del convivente.
Si fa inoltre presente che tutti gli interventi dell’ASP per il tracciamento dei contatti e la sanificazione degli ambienti riguarderanno solo i casi indice (tampone molecolare positivo) e non quelli con tamponi antigenici positivi e/o sierologici positivi.
Si precisa inoltre che, se un alunno o un operatore scolastico risultano covid-19 positivi il Dipartimento di Prevenzione valuterà di prescrivere la quarantena a tutti gli studenti della stessa classe e agli eventuali operatori scolastici esposti che si configurano come contatti stretti.
La chiusura di una scuola o parte di essa dovrà essere valutata dal Dipartimento di Prevenzione in base al numero dei casi confermati ed eventuali Cluster e del livello di circolazione del virus all’interno della comunità.
Un singolo caso confermato in una scuola non dovrebbe determinare la chiusura soprattutto se la trasmissione nella comunità non è elevata
Si ribadisce che l’osservanza ed il rispetto dei protocolli previsti è fondamentale sia per la tutela degli alunni sia per consentire, adeguati interventi da parte del Comune e dell’Azienda Sanitaria Provinciale atti a contenere il diffondersi della pandemia COVID 19.
Quanto sopra brevemente compendiato ci si augura possa esser d’ausilio a contenere reazioni non utili alla corretta gestione del problema specifico che di volta in volta si dovrà affrontare.