Si è svolto a Mandatoriccio, lo scorso 17 Ottobre, il Capitolo Templare dell’O.S.M.T.H. (Ordo Supremus M’ilitaris Templi Hierosolimitani) in cui si è proceduto all’investitura cavalleresca di Paolo Manciameli (per la Commenda “Christi Milites” di Vibo Valentia), di Mimmo Forciniti e di Vincenzo Arcangelo per la Precettoria San Giovanni di Cariati (CS).
Sono intervenute, nonostante le numerose assenze dovute ai limiti imposti dalle normative anti-Covid19 in vigore, le seguenti Autorità Templari dell’Ordine in Calabria: il Precettore Nilo Alberto Domanico della Precettoria “San Giovanni” di Cariati, il Precettore Michele Cusato della Precettoria “Santa Chiara” di Crotone, il Commendatore Luigi Cataldo della commenda “Goffredo di Sant’Homer “ di Cosenza, il Precettore emerito Roberto Incoronato, il Commendatore Giuseppe Miceli della Commenda “Christi Milites” di Vibo Valentia, nonché Gran Maresciallo dell’Ordine, il Gran Ospedaliere Emerito Gianfranco Palmieri; oltreché il Gran Priore Vicario Filippo Grammauta, che teneva la conduzione del Capitolo Solenne.
Svoltosi nelle sontuose sale del Castello a Mandatoriccio (CS), oltre alle rituali investiture che ha visto la nomina di tre cavalieri, il rito è continuato con le allocuzioni di Michele Cusato, Alberto Domanico, Giuseppe Miceli e Gianfranco Palmieri i quali hanno dimostrato l’interesse dell’Ordine alla crescita fraterna e armoniosa che in Calabria, nonostante le avversità di comune attualità, si sta comunque registrando positivamente.
A conclusione del suo intervento il Gran Priore Vicario ha messo in evidenza le molteplici attività culturali che l’Ordine, anche per il tramite dell’accademia templare, sta portando avanti e si spera che in occasione del prossimo capitolo nazionale si possano ufficializzare i risultati di un’importante ricerca storica sul Gran Maestro Arnau De Torroja, morto e sepolto a Verona nel 1164, e sulla bolla di soppressione dell’antico Ordine del Tempio che il gran Priorato d’Italia sta portando avanti con la collaborazione di uno studioso dell’Università di Salisburgo.
Il pranzo rituale concludeva i lavori svoltisi all’insegna della fratellanza e della reciproca stima tra i cavalieri membri dell’OSMTH.