Egregi Prefetti, Egregio Procuratore, Egregi rappresentanti della Regione Calabria e della Provincia di Crotone
Ci duole constatare che probabilmente gli studenti del Marchesato di Crotone sono figli di un Dio minore. La scuola ha riaperto tra mille difficoltà, ha cercato di garantire il servizio in edifici (quando ci sono) inadeguati, tra banchi che non ci sono e aule al limite della capienza. Vogliamo però ripartire mettendo in campo tutte le nostre forze cercando di soffocare la paura.
Ecco però ripresentarsi, come ogni anno, il solito problema dei trasporti. Attenzione non è il COVID il solo responsabile della situazione ma l’incapacità di garantire un servizio da parte dei responsabili: Regione e Ferrovie della Calabria.
L’inizio della scuola è stato segnato dal pronto intervento dell’arma dei carabinieri che ha doverosamente bloccato gli autobus che viaggiavano oltre la capienza consentita. La questione trasporti, che in tempi normali sarebbe stata identica, gli autobus infatti viaggiano abitualmente con un carico superiore del 50%, ci fa indignare come Dirigenti e Sindaci di un territorio dimenticato e non garantito da nessun diritto costituzionale.
Il diritto allo studio è come sempre trascurato e la sussidiarietà orizzontale degli Enti locali, nel nostro caso Provincia e Regione, è roba solo da manuale di diritto amministrativo. La Provincia di Crotone per anni non è riuscita a garantire strutture adeguate alla sicurezza degli alunni e la Regione non si è mai occupata di pensare a pianificare razionalmente i trasporti degli studenti, basti pensare che per il Marchesato ci sono 18 corse e 17 autisti, una corsa a turno ovviamente non si effettua.
La scuola in virtù della tutela del diritto allo studio di ogni studente affianca i genitori e gli studenti nel rivendicare un servizio trasporti efficiente e sicuro che garantisca il trasporto di tutti gli alunni.
A tal fine era già stata inviata da parte dell’IO Borrelli, una nota in tempi utili che chiedeva una pianificazione del servizio (Prot. 2071 del 30/04/2020) che si allega.
Uno slogan pedagogico di qualche anno fa recitava “Nessuno studente deve essere lasciato indietro”, noi aggiungiamo che non può essere lasciato a piedi e deve essere garantita loro la possibilità di raggiugere tutte le scuole del Marchesato per garantire pienamente il diritto allo studio.
Pensiamo sia venuto il momento di denunciare questo fatto agli organi superiori affinché intervengano per risolvere definitivamente il problema. Gli studenti del Marchesato vogliono sentirsi cittadini italiani al pari degli altri, vogliono avere garantito il diritto allo studio e alla sicurezza. Chiedono solo di poter arrivare nelle loro scuole, di poter viaggiare in sicurezza su autobus adeguati e non fatiscenti, di poter avere un orario di tragitto adeguato e non essere lasciati per ore ad aspettare sul mezzo o su pensiline (tra l’altro inesistenti anch’esse), di poter viaggiare su strade percorribili.
Come rappresentanti della scuola e della società civile ci facciamo promotori della denuncia dei fatti auspicando fiduciosi il VOSTRO intervento risolutivo.
Firmatari
Il Dirigente dell’IO Borrelli di Santa Severina – Dott.ssa Antonietta Ferrazzo
Il Dirigente del Liceo di Petilia Policastro – Dott.ssa Antonella Parisi
Il Dirigente dell’IIS Margherita Hack – Dott..ssa Angela Audia
Il Sindaco di Roccabernarda – Dott. Nicola Bilotta
Il Sindaco Di Santa Severina – Dott. Salvatore Lucio Giordano
Il Sindaco San Mauro Marchesato – Dott. Carmine Barbuto
Il Sindaco di Mesoraca – Dott. Annibale Parise
Il Sindaco Di Petilia Policastro – Dott. Amedeo Nicolazzi
Il Sindaco di Scandale – Dott. Antonio Barberio
Il Sindaco di Cotronei – Dott. Nicola Belcastro