I lavoratori stanno via via perdendo tutti i diritti, l’orario di lavoro è diventato un incognita, ma nonostante tutto ,per spirito di attaccamento e di solidarietà, si sottopongono a massacranti turni di lavoro.
Gli addetti al servizio, sono ormai allo stremo delle forze.
E’ un dato di fatto che vi è l’impossibilità di lavorare in un clima sereno, un malessere diventato “cronico” e caratterizzato da carichi di lavoro che non consentono il rispetto dei parametri di qualità.
Calcoli Statistici e percentuali non hanno proprio nulla a che vedere con la vera realtà del territorio provinciale.
Anzi, a fronte dei chiari incrementi dei flussi, le risorse applicate si sono ridotte considerato il mancato rinnovo di un congruo numero di lavoratori CTD, non rimpiazzato fino ad oggi.
Questo ritardo non è più’ tollerabile, nella piena e più’ insensibile consapevolezza aziendale.
Ricordiamo nuovamente all’Azienda che la mancata o ritardata consegna della corrispondenza, è da considerarsi un grave problema sociale, per la cittadinanza di tutto il territorio provinciale oltre che per tutti i lavoratori, che quotidianamente si imbattono contro una clientela agguerrita.
Siamo stanchi delle solite rassicurazioni verbali, ma attendiamo da parte dell’azienda una risposta seria e concreta nell’immediato.
assumete chi ha voglia e bisogno di lavoro..sono anni che aspettiamo
La situazione è la stessa dappertutto, abbiamo Pdd che svolgono il loro lavoro carichi come asini da soma, che non hanno il tempo di andare in bagno tant’è che le infezioni ai reni e le cistiti sono all’ordine del giorno. Caro segretario Ierardi il problema, secondo me, è a monte, semplicemente non si dovevano accettare le MACRO ZONE, da sedici ptl nell’allora CSD di Rocca di Neto, siamo diventati nove…con la stessa mole di lavoro anzi gravata dalla lavorazione. Fate un giro nei vari Pdd la situazione non è diversa dal Cpd.
Se per fare il postino vogliono il 74 voto del diploma e non assumono