Un punto conquistato è sempre positivo quando non penalizza la classifica e rimane inalterata la distanza dagli inseguitori. La vittoria, inutile dirlo, sarebbe stata ancora meglio giacché avrebbe consentito di allungare sul Frosinone, terzo in classifica, che non è andato oltre il pareggio ad occhiali in quel di Trapani. Non tutto è trascorso per il meglio per quanto riguarda il Crotone nel corso dell’intera partita. Troppi passaggi sbagliati in maniera grossolana a centrocampo, e quando il reparto mediano non funziona bene per tutti i novanta minuti, più recupero, si consente agli avversari di fare del male. Così è stato specie nella seconda parte dell’incontro quando gli Squali cominciavano ad accusare lentezza nei disimpegni, specie in difesa, e scarsa propensione offensiva.
I cinque cambi avrebbero dovuto consentire a mister Stroppa di sopperire a questa deficienza, invece troppo tempo è trascorso per effettuare le ultime due sostituzioni e questo ha contribuito a fare pagare pegno al Crotone a proposito del risultato finale.
Zanellato (impreciso negli scambi ed inconcludente sotto porta) ha accusato la lunga assenza di quasi sette mesi dai campi di calcio e non poteva essere al top della forma, forse sarebbe stato meglio utilizzarlo in corso d’opera o essere sostituito prima. Simy (mai in posizione per effettuare un tiro in porta) evidenziavano segni di stanchezza già a metà della ripresa. Cuomo, senza infamia e senza lode la sua prestazione, è stato sotto la sufficienza per il grossolano errore commesso al minuto 87 quando ha consentito a Ceter di mandare dentro il pallone di testa. Gerbo a destra ha stentato negli affondi e la sua sostituzione con Mustacchio è arrivata al momento opportuno. Lopez doveva rappresentare la sorpresa in positivo del Crotone quando Armenteros era fermo sulle gambe dall’inizio della ripresa. L’ingresso dell’argentino a tempo quasi scaduto, nel momento in cui il Chievo pareggiava con Ceter, si è rivelato inutile. Tutto da rifare per quanto riguarda il consolidamento della seconda posizione e questo per il Crotone dovrà avvenire nelle due prossime trasferte a Perugia e Ascoli.
In Umbria rientrerà Messias e non è poca cosa. Mancherà Barberis che sarà squalificato per somme d’ammonizioni.
Per quanto riguarda lo spettacolo in generale sul terreno dello Scida, è stata una brutta impressione e tanta commozione prima del calcio d’avvio nel vedere lo stadio senza il principale protagonista, il tifoso sulle gradinate, e osservare i giocatori immobili attorno al cerchio di metà campo per il minuto di raccoglimento nel ricordo delle tante vittime provocate da COVID-19. Senza alcun dubbio, l’attuale campionato sarà ricordato negli anni a seguire come la stagione del Coronavirus che tanto disastro ha provocato alle popolazioni di tutto il Mondo.
Inizio delle ostilità tra Crotone e Chievo (l’incontro si sarebbe dovuto giocare sabato 14 marzo alla stessa ora) in un bel pomeriggio di caldo e questo inciderà sui ritmi della partita.
La continuità degli ultimi quattro successi consecutivi, conquistati prima dello stop per l’evento Coronavirus, era il passa parola dei pitagorici contro i veneti di Aglietti. La stessa concentrazione e determinazione evidenziata nel corso della stagione, il Crotone come già detto non l’ha messa in essere contro il Chievo per conquistare il quinto successo consecutivo ed aggiungere alla classifica altri tre importantissimi punti.
Di più gli Squali avrebbe potuto fare contro una squadra che ha saputo gestire meglio l’intera partita.
Gli undici iniziali scelti dal tecnico di casa mancavano di Messias, assente per squalifica, sostituito da Armenteres, Curado rimpiazzato in difesa da Cuomo, e Crociata ha lasciato il posto a Zanellato di ritorno in formazione dopo un’assenza di sette mesi, ultimo incontro 13esima giornata in quel di Benevento. Pensando alla prossima trasferta già tutti al lavoro senza sosta presso il centro sportivo Antico Borgo. La stagione è ripartita e dalla prossima giornata sarà veramente calcio vero se i tifosi potranno assistere all’incontro.