Oggi pomeriggio, alle 17,00, l’ultimo saluto a Giacomo Capalbo, il trentaseienne rimasto vittima dell’ennesimo incidente mortale (il quarto dall’inizio dell’anno) sulla tristemente famosa “strada della morte”, la statale 106 Jonica, nello scontro verificatosi domenica scorsa, 14 giugno, poco dopo le 13,00.
Come dicevamo, si tratta della quarta croce dall’inizio dell’anno, in appena tre mesi considerato il blocco della circolazione per il coronavirus, sulla famigerata “Strada della morte”, il cui tristissimo primato è stato anche ricordato dall’Associazione “Basta vittime sulla Statale 106” nel proprio messaggio di cordoglio rivolto alla famiglia Capalbo.
“Giacomo era la colonna della famiglia, era lui che principalmente mandava avanti la nostra attività commerciale, ricorda commosso il fratello Alfonso.
Ma ancor di più una persona gentile e generosa, conosciuta e benvoluta da tutti a Torretta, piena di vita, un grande appassionato di sport, soprattutto calcetto e moto (quest’anno, prima dello stop per la pandemia, aveva vestilo la maglia della Crucolese, nel campionato di terza categoria), e sempre pronto a sostenere tutte le iniziative e gli eventi promossi in paese dalle varie associazioni.
Sarà un’altra settimana di lacrime e di rabbia per la nostra comunità che in poco più di un anno perde un altro suo giovane figlio: Francesco “Dissident” Cerminara, Alessandro Sasì Palopoli, e oggi Giacomo Capalbo, vittime inconsapevoli e premature di un destino che, seppur in modi e cause diverse, li ha strappati da questa vita terrena nonostante i loro sogni, le loro speranze, i loro affetti, le loro strade ancora lunghe da percorrere.
Un’altra scomparsa ingiustificabile, questa di Giacomì, come amavano chiamarlo in tanti e come ora ricorda anche quello striscione con un grande cuore al centro posto sulla ringhiera del sottopasso ferroviario a pochi metri dall’attività commerciale di famiglia e dalla sua casa.
Sarà dunque tutta la comunità locale, nel tardo pomeriggio di oggi, nella chiesa della parrocchia Madre della Chiesa, a dargli l’ultimo saluto e a stringersi ai suoi cari, la mamma Antonietta, il papà Gennaro, il fratello Alfonso, la sorella Giusy, l’amato nipotino Andrea di soli dieci mesi, gli anziani nonni Filomena, Giacomo e Giuseppina, i cognati Roberta e Antonio, zii, cugini e parenti tutti.
condoglianze a tutta la famiglia
Piangiamo per questa immane tragedia insieme ai genitori straziati dal dolore ai famigliari ed ai parenti e ci uniamo alle preghiere della Mamma celeste di Manipuglia per la salvezza della sua anima confidando nella misericordia infinita del nostro Buon DIO.