Nella mattinata di oggi i Carabinieri del Nucleo Operativo di Rossano e della Stazione di Cariati hanno eseguito il sequestro preventivo di “Palazzo Chiriaci” ubicato nel centro storico di Cariati, interessato da lavori di ristrutturazione e riqualificazione nell’ambito di un progetto finanziato dall’Ente Regione di Catanzaro. Il provvedimento è stato emesso dal Gip presso il Tribunale di Rossano che ha accolto la richiesta formulata dal P.M. Dr. Vincenzo Quaranta che, condividendo con l’esito delle indagini svolte dall’Arma di Cariati, ne aveva richiesto il sequestro. La Regione aveva approvato il finanziamento dei lavori di riqualificazione dell’immobile volti alla riconversione dell’edificio in museo per un ammontare di svariate centinaia di euro pertanto il comune aveva concesso in appalto i lavori a una ditta locale con l’impegno contrattuale assunto con l’ente regionale di terminare i lavori entro il 30.09.2012.
I gravi fatti erano emersi a seguito di un esposto di un consigliere comunale di minoranza che aveva segnalato all’Arma locale l’omesso completamento dei lavori entro il termine previsto e le indagini avevano avuto inizio già nel mese di ottobre 2012 quando l’immobile era stato già sottoposto a sequestro penale e poi successivamente dissequestrato. La successiva attività di indagine ha permesso di accertare e riscontrare che effettivamente i lavori edili erano ancora in corso e che la documentazione acquisita e trasmessa all’A.G. relativa all’iter procedurale amministrativo riguardante l’immobile presentava una serie di gravi irregolarità. Infatti nella data odierna i militari hanno altresì proceduto alla notifica di “informazioni di garanzia” e hanno proceduto presso gli istituti bancari al sequestro preventivo per equivalente delle somme nella disponibilità di otto persone, allo stato indagati in stato di libertà nel Procedimento Penale, somma ammontante a circa 500.000 (cinquecentomila) Euro. Le indagini sono ancora in corso da parte dell’Arma per individuare eventuali altre irregolarità nella vicenda in questione.
Dichiarazione del sindaco di Cariati avv. Filippo Sero:
“Nel manifestare la nostra assoluta estraneità ad ogni fatto o condotta che possa, anche soltanto astrattamente, costituire reato o violazione di legge, attestiamo piena fiducia nella magistratura. Purtroppo non è la prima volta che la nostra onorabilità viene affidata ai Giudici, a seguito di esposti e denunce di consiglieri di opposizione. Siamo certi che, anche questa volta come sempre avvenuto in passato, verremo prosciolti da ogni addebito. Per quanto ci riguarda chiederemo al Magistrato inquirente di essere al più presto interrogati, certi di poter fornire ogni utile chiarimento sui fatti oggetto d’indagine e soprattutto sulle competenze che nel caso di specie potevano essere (e sono state) esercitate dal Sindaco, dalla G.M. e dagli Assessori, nell’esclusivo interesse dell’Ente e nel rispetto rigoroso della suddivisione tra funzione gestionale e funzione politica. Quello che ci preoccupa è, invece, il destino di un’opera pubblica che non potrà ancora essere consegnata alla collettività. Anche a questo proposito vorremo essere ascoltati dal magistrato inquirente affinché l’opera possa essere al più presto dissequestrata, consegnata al Comune e, finalmente, fruita dalla collettività”.