Trasferimento della locale stazione dei Carabinieri, non è il momento di sprecare energie a puntarsi il dito l’uno contro l’altro per ricercare eventuali responsabilità o inadempienze. Adesso è il tempo di unire le forze e manifestare tutto lo sdegno, anche con azioni plateali, contro quella che può rappresentare la punta dell’iceberg di una serie di scippi di servizi e diritti che ci auguriamo non arrivino mai; anche violando se necessario il divieto in atto di assembramento.
È quanto dichiara il presidente provinciale dell’Unione dei Consumatori Italiani (UDICON) Ferruccio Colamaria facendosi portavoce della protesta diffusa per una paventata decisione che appare inaccettabile già solo per le modalità con cui è stata comunicata: a notte fonda, come – scandisce – le cose vergognose che meritano di essere nascoste!
Il presidente provinciale dell’Udicon coglie l’occasione per ringraziare il Comandante Antonio Calbi per le rassicurazioni date ai cittadini circa l’attivazione della stazione mobile attraverso la quale l’Arma garantirà la sua presenza in piazza.
La storica e gloriosa stazione cittadina dell’Arma – aggiunge – ha sempre rappresentato un importante presidio di legalità nell’hinterland del basso jonio, tra le aree della Calabria con importante tasso di criminalità. Dovrebbe bastare questo ad impedire il trasferimento di questo storico presidio dello Stato da un territorio che d’estate fa registrare anche punte di 30 mila abitanti in un piccolo centro che non arriva nemmeno a 1000 anime. Se i locali che fino ad oggi hanno ospitato la Caserma non sono idonei – prosegue – con il contributo di tutti si riuscirà a trovare senz’altro una soluzione. Questo modo di agire e queste continue scelte calate dall’alto non fanno altro che danneggiare il territorio e nessuno oggi – conclude Colamaria – può sentirsi esonerato dall’unirsi e fare fronte comune.