Saranno 27.180,37 euro le risorse della Protezione Civile destinate al Comune di Crucoli dalla recente ordinanza nr. 658 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a firma del Capo Dipartimento Angelo Borrelli, emanata nella giornata di domenica 29 marzo.
Come si legge nel documento, la cifra fa parte dei 400 milioni di euro ripartiti a tutti gli oltre 8000 comuni italiani in questa fase di emergenza epidemiologica da virus Covid 19.
Si tratta, evidentemente, di un primo incremento del fondo di solidarietà comunale predeterminato attraverso un riparto che tiene conto della popolazione residente in ciascun comune e della distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale.
Queste risorse, scrive Borrelli, sono ripartite ai comuni (il cui elenco completo è in allegato all’ordinanza) nella proporzione di una quota pari al 80% del totale, per complessivi euro 320 milioni, in base alla popolazione residente di ciascun comune, ed una quota pari al restante 20%, per complessivi euro 80 milioni, in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione (i valori reddituali comunali sono quelli relativi all’anno d’imposta 2017).
Nel caso di Crucoli, quindi, la cui popolazione residente risulta essere di 2.993 abitanti, spettano 15.867,58 euro di quota abitanti, e 11.312,79 euro per il gap reddituale sulla media nazionale, per un totale, come dicevamo, di poco più di 27mila euro per i quali il Comune viene autorizzato all’acquisizione di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari, per la cui distribuzione potrà avvalersi degli enti del Terzo Settore.
Inoltre, per l’individuazione dei fabbisogni alimentari e la distribuzione dei beni, i Comuni potranno coordinarsi con gli enti attivi nella distribuzione alimentare, il cui elenco viene reso disponibile dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, mentre per le attività connesse alla distribuzione alimentare non sono disposte restrizioni agli spostamenti del personale degli enti del Terzo settore e dei volontari coinvolti.
Saranno quindi gli uffici dei servizi sociali comunali ad individuare i beneficiari ed il relativo contributo tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19 e tra quelli in stato di bisogno, per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali, con priorità per quelli che non sono già assegnatari di sostegno pubblico.