Emergenza rifiuti, si fa molta confusione. Basta disinformazione! Serve più unità territoriale. Perché nessuno parla di riciclo integrato? Discariche, preferire il pubblico al privato. L’apertura di Scala Coeli non risolverà il problema, semmai lo attenua in questa fase acuta. Anche una buca è destinata a riempirsi. È quanto dichiara l’assessore all’ambiente Filippo Mazza in merito all’emergenza rifiuti e alle polemiche emerse in questi giorni. Si parla tanto di territorio – dice – ma ognuno guarda il proprio orticello. Sarebbe opportuno capire in questi 16 anni il commissario che ruolo abbia avuto. È opportuno far cessare questa cattiva gestione. Come comune di Mandatoriccio – continua l’assessore – nel 2011 avevamo proposto all’assessore all’ambiente Pugliano di aprire una stazione di compostaggio nel nostro territorio. Se avessimo avuto questa opportunità, avremmo potuto escludere l’indifferenziato dal peso complessivo in modo da diminuire il carico dei rifiuti. Non solo – precisa Mazza – avremmo anche potuto recuperare, fango e depuratori da smaltire in agricoltura. Oltre a questo avevamo anche lanciato l’idea di ospitare – prosegue – un centro di raccolta per materiale di differenziata con annessa discarica, ma niente, nessuna in risposta in merito alle due ipotesi. Oggi ci troviamo di fronte ad una situazione drammatica, e l’ipotesi migliore emersa è quella di aprire la discarica di Scala Coeli. I territori devono attuare – afferma – una soluzione pubblica del problema e non affidarsi per forza al privato. Quella di Scala Coeli non è affatto l’ipotesi migliore anche perchè si riempirebbe in poco tempo. Si può pensare ad esempio al ciclo integrato dei rifiuti, partendo da casa e continuare con tutte la fasi necessarie affinché in discarica arrivi il meno possibile. I sindaci del territorio – conclude Mazza – dovrebbero fare più sinergia e costruire da subito un ciclo dei rifiuti davvero virtuoso.