Anche quest’anno in continuità con la programmazione degli anni passati,San Giovanni in Fiore, in qualità di comune capofila dell’ambito distrettuale intercomunale per la gestione dei Servizi socio-assistenziali, avvierà il servizio di assistenza domiciliare a disabili e persone anziane. La Regione Calabria con apposito provvedimento ha disposto, infatti, un finanziamento pari a 95mila euro in seguito alla progettazione presentata dal Comune ,in ripartizione del Fondo Nazionale per le non autosufficienze a valere sull’annualità 2015 .
“Negli anni precedenti all’Amministrazione Belcastro – afferma l’assessore alle politiche sociali, Marianna Loria – San Giovanni in Fiore lasciava inutilizzate le somme per poter attivare sul proprio territorio un servizio del genere. Appena mi sono insediata, pertanto, ho avviato l’iter procedurale per ottenere anche i finanziamenti degli anni precedenti, atteso il forte ritardo con cui anche la Regione Calabria gestiva tali servizi facendo registrare debiti enormi nelle attività socio/assistenziali e risanati dal Governo Oliverio. Un’azione quella portata avanti dal Presidente Oliverio che ha consentito a molti Comuni ritardatari come il nostro, una volta ridefiniti gli ambiti e riorganizzato il sistema dell’offerta nel giugno 2015, di avviare le procedure per mettere a regime il servizio”.
“Ciò è quanto è stato fatto dal mio assessorato e dagli uffici preposti – prosegue la Loria – i cui impiegati hanno svolto e continuano a svolgere un lavoro difficile ed assai delicato dovendo gestire le prestazioni per tutti i Comuni ricadenti nell’ambito distrettuale: Caccuri, Cerenzia, Castelsilano e Savelli. Già nel 2016 , pertanto, siamo riusciti ad ottenere il primo finanziamento avviando, di fatto, il servizio di assistenza domiciliare a disabili ed anziani. L’attivazione di questo servizio, inoltre, oltre a garantire il soddisfacimento di un diritto acquisito, ha contestualmente creato nuove occasioni di lavoro perchè, rispetto ai finanziamenti ottenuti ed alle richieste pervenute a seguito di regolare bando, riusciamo ad impiegare, solo per questo servizio, tra le 10 e le 15 unità lavorative. Non mi pare poco soprattutto se si pensa che il Comune non è un ufficio di collocamento e non è nemmeno un’isola felice esonerata dalla crisi occupazionale che investe tutta l’Italia da anni ormai. Troppo spesso si gioca a fare politica sfruttando le difficoltà dei cittadini senza cercare con la stessa enfasi soluzioni. Nessuno ha la bacchetta magica e in merito al problema lavoro questo è ancor più vero ma chiunque sia intellettualmente onesto non può accusarci di non far nulla, 50 persone che prestano servizio per conto del Comune solo attraverso le attività dei servizi sociali sono Numeri non chiacchiere”.
“Nei prossimi giorni – conclude Marianna Loria – sarà pubblicato sull’albo pretorio del Comune, l’apposito avviso per la selezione dei soggetti da assistere ed a cui garantire le relative prestazioni”.