“Nella valorizzazione delle nostre tradizioni risiede il successo
delle manifestazioni natalizie a San Giovani in Fiore che, non solo
hanno registrato una grande partecipazione da parte della comunità
florense, ma sono riuscite anche ad attrarre visitatori provenienti
dall’intero hinterland sangiovannese”.
Lo afferma l’assessore allo spettacolo ed al turismo, Leonardo
Straface, facendo un bilancio degli eventi che sono stati organizzati
nella città di Gioacchino in occasione delle festività natalizie.
“Nonostante il tempo veramente inclemente – prosegue Straface – che
ci ha costretto a modificare in corsa il programma che avevamo pensato
ed organizzato, siamo comunque riusciti ad offrire ai nostri
concittadini serate e spettacoli unici ed emozionanti, diffondendo l’
immagine positiva e bella di San Giovanni in Fiore, che è una città
accogliente, dinamica, colta e che sa stare al passo con i tempi. Con
Faille e la notte delle Focere, in particolare, abbiamo ricreato
un’atmosfera unica e magica che i sangiovannesi, ed in particolare i
nostri ragazzi, hanno vissuto appieno e con forte spirito emotivo. Due
manifestazioni queste ultime, organizzate dalla Pro Loco di San
Giovanni in Fiore che ringrazio di vero cuore, perchè hanno lavorato con
passione ed altruismo, accogliendo ed aggregando intorno ai preparativi
delle serate tantissimi giovani ai quali, in futuro, sarà affidato il
testimone di portare avanti e far conoscere quello che è stato il nostro
passato”.
“In questo contesto – conclude l’assessore Straface – è risultata
veramente esaltante ed entusiasmante l’ottava edizione del “Presepe
Vivente” a cura del gruppo cristiano-cattolico gli “Amici del Presepe”,
allestito nel centro storico florense. Una manifestazione carica di
emozioni e ricca di pathos, ideata da una nostra cara concittadina, Anna
Pannucci, scomparsa prematuramente alcuni anni fa, che ha riscosso
grande successo per lo scenario, complessivamente di grande valore
storico, che è stato ricreato, per il quale sono stati curati i più
piccoli particolari, ma anche e soprattutto per l’abnegazione e
l’afflato di cui sono portatori gli “Amici del Prese” a cui va il mio
plauso più sentito ed affettuoso”.