Questa lettera non inizia, come vorrebbero i canoni, con un destinatario preciso.
Chiunque in Calabria e in questa Nazione ricopre dei ruoli politici e amministra la cosa pubblica, si senta chiamato in causa da queste righe.
A scrivervi è uno Studente dell’Università della Calabria che è stato eletto dai suoi colleghi come rappresentante in Senato Accademico.
Tre anni fa, grazie al lavoro di Rinnovamento è Futuro al servizio degli Studenti, ottenemmo lo stanziamento di alcuni fondi PAC della Regione Calabria alla copertura totale delle Borse di Studio negli Atenei calabresi.
Prima di questo importante risultato, sette studenti su dieci risultavano idonei alla ricezione della parte in denaro della Borsa di Studio senza riceverla per carenza di fondi.
Per quanto riguarda l’Unical, sono bastati cinque milioni di euro per il primo anno e altri quattro circa per i due successivi al fine di garantire che tutti ricevessero anche la parte in denaro.
Lo diciamo da sempre che la soluzione proposta poteva solo essere momentanea e che necessitava di una programmazione seria, difatti ci ritroviamo nuovamente ad affrontare la stessa questione.
La triste notizie è che il fondo PAC triennale che garantiva la copertura scade quest’anno e non è stata prevista una nuova fonte cui attingere per alimentare il Diritto allo Studio nella nostra Regione.
Una situazione tragica che avevamo previsto in quanto abbiamo sempre affermato che accettavamo una soluzione di questo tipo solo come rimedio di emergenza.
Infatti, l’auspicio era che in questi tre anni si trovasse una soluzione strutturale al problema anziché affidarsi a interventi a tempo determinato e senza nessun spirito di programmazione.
Per questo motivo, come Studente calabrese, chiedo a tutte le forze politiche che si affronteranno nelle prossime elezioni regionali di assumere l’impegno di mettere mano alla Legge Regionale sul Diritto allo Studio, ferma alla formulazione prevista nel 1985.
Chiediamo che venga modificata e aggiornata al contesto socio-economico attuale e che, attraverso la sua modifica, venga prevista una variazione del bilancio regionale che garantisca una copertura totale e definitiva delle Borse di Studio.
Non c’è futuro per questa terra se non diamo la possibilità a tutte le migliori forze di potersi permettere un percorso di studi universitario e non possiamo abdicare a quella che è la missione principale del nostro sistema universitario regionale.
Non permetteremo mai più alla politica di utilizzare l’Università come vetrina politica e di fare demagogia a spese del nostro futuro e delle nostre famiglie.
È solo l’inizio di una battaglia che smetteremo di combattere quando sarà vinta per tutti noi, per il nostro futuro e per le generazioni future.