Una Cattedrale, quella di Crotone, stracolma in ogni ordine di posto e in delirio è stato il coronamento del concerto della Chernivsty Philarmonic diretta dal M° Vizniuk Anatoli organizzato dalla Società Beethoven ACAM di Crotone. Sulla validità professionale dell’orchestra non avevamo dubbi, viste le tantissime realizzazioni artistiche che la Beethoven in questa seconda parte della Stagione Concertistica 2012 ci ha regalato. Un’orchestra che vanta ormai una lunga e consolidata esperienza in campo internazionale e che in quest’ultima tournèe è stata invitata al Petruzzelli di Bari, al Rendano di Cosenza e in tantissimi teatri di prestigio italiani. Amalgama d’insieme e sonorità calde e vellutate sono state le caratteristiche fondamentali che hanno entusiasmato il pubblico. Un programma ricco ed accattivante ha fatto da cornice ad un’indubbia professionalità degli artisti e della direzione dell’orchestra stessa. G. Verdi – “Sinfonia” da “Nabucco” , J. Strauss – “Voci di Primavera” , J. Brahms – “Danze Ungherese n. 1” , J. Strauss – “ Elien a Magyar op. 332” , F. Von Suppé – “Cavalleria leggera” , J. Strauss – “Tritsch-Tratsch Polka op. 214” , “Auf der Jagd op. 373” , “Il Pipistrello – ouverture” , “Kaiservalzer” , G. Rossini – “La Gazza ladra” , “Sinfonia” dal “Barbiere di Siviglia” , G. Bizet – “Carmen” , J. Brahms – “ Danze Ungherese n. 5”. Un concerto che è stato un crescendo continuo ed incalzante al quale però il pubblico ha risposto con altrettanto calore e partecipazione visto che è rimasto incollato alla sedia per oltre un’ora e quarantacinque minuti. La scelta dei brani e l’alternanza degli stessi hanno contribuito non poco alla riuscita della manifestazione. Un amalgama quello dell’orchestra, dicevano che sapeva sapientemente passare da un suono aspro, tendineo, lacerante soprattutto nei movimenti estremi, ad una contabilità che sapeva toccare le corde più sensibili dell’animo. Una realtà artistica, quella che solo la Beethoven sta portando avanti malgrado le enormi difficoltà che la cultura sta vivendo in questo periodo di congiuntura. Noi siamo certi che, solo un’Associazione seria e fortemente convinta che attraverso la cultura si può elevare un popolo, poteva continuare e operare in momenti così difficili. Una serie di bis con la famosissima Marcia di Radetzky, ha concluso una serata artistica veramente speciale.