Illustrissimi esponenti del governo, chi vi scrive è un cittadino italiano di 33 anni, laureando in scienze politiche e ragazzo diversamente abile che ha avuto la fortuna, o sfortuna, di nascere in Calabria, una terra ad oggi dimenticata da Dio e dagli uomini. Il grosso gap infrastrutturale che ormai si vive dalla nascita della nostra amata Repubblica Italiana porta una delle regioni più belle ad essere disconnessa dal resto d’Italia e d’Europa. Ci tengo a precisare alla S.V. che la Calabria non ha ancora ben chiaro un piano tecnico definitivo in materia di trasporti, di sanità pubblica e privata, di infrastrutture e soprattutto in materia di sicurezza, a causa di un alto tasso di criminalità organizzata.
Senza voler tergiversare intendo capire, come penso il buon 80% dei calabresi, cosa sia stato fatto:
• In materia di infrastrutture, rivolgendomi al precedente ministro On. Graziano Delrio e all’attuale ministro On. Danilo Toninelli: auspico una risposta tempestiva sulla famigerata “strada della morte” (SS.106 Jonica), affinchè possa essere trasformata in un’infrastruttura fondamentale che collegherebbe un’intera area geografica;
• In materia di sanità, rivolgendomi all’On. Barbara Lezzi (Ministro per il Sud) e all’On. Giulia Grillo (Ministro della Sanità): a mio modesto parere, servirebbe una riorganizzazione complessiva delle aziende sanitarie provinciali, soprattutto in provincia di Crotone, dove servirebbero più punti di primo soccorso;
• In materia di sicurezza e contrasto alla criminalità, rivolgendomi all’On. Matteo Salvini (Ministro degli Interni), all’On. Alfonso Bonafede (Ministro della Giustizia), all’On. Marco Minniti (ex Ministro degli Interni) e all’On Andrea Orlando (ex Ministro della Giustizia): servirebbe una modifica immediata della legge sullo scioglimento dei comuni per infiltrazione mafiosa ( art. 143 del Testo Unico degli Enti Locali, d.lgs. 267/2000), in quanto vi sono diverse discrepanze nella sua attuazione, pur essendo una delle leggi più all’avanguardia d’Europa.
Infine penso che, affinchè si raggiunga una soluzione concreta alle annose e dannose problematiche che affiggono la mia amata Calabria, ci sia la necessità di un tavolo tecnico permanente per questa regione costituito sia da autorevoli esponenti di governo sia da esperti del settore calabrese ma che, soprattutto, “vivano” la Calabria in ogni sua sfaccettatura.
Cosa buona e giusta la tua lettera carissimo Andrea! speriamo sproni gli animi di chi ha il potere e il dovere di intervenire e che ciò avvenga al più presto per cambiare le sorti di questa nostra amara terra di Calabria, violentata da una politica affaristica e collusa che ben poco di buono ha fatto.
Un plauso al tuo impegno!
Un’altro “Cassandra”che si aggiunge alla numerosa pletora di “cassandra”che l’hanno già preceduto!.