Fino a quando è la sola testata giornalistica a titolare che “L’Istituto Casopero (è) accorpato al Gangale per l’autonomia”, nulla di grave, perché – si pensa – è la solita boutade per dare ulteriore lustro al consigliere provinciale crucolese Michelangelo Greco, che diligentemente difende il suo territorio, tentandone una legittima ma supervalutata collocazione. Il Consigliere Greco in un articolo di recente pubblicato su una pagina locale di informazione, propone la costituzione di un Istituto Omnicompresivo in Cirò Marina dall’accorpamento del Casopero con il Gangale e l’autonomia in deroga per l’Istituto Comprensivo di Crucoli, ma con le scuole dell’Infanzia del plesso Rajani e Artino. Nulla di grave nella proposta conclamata, legittima ed encomiabile, voluta da un dovere che per farsi servire prevaricherebbe il diritto e le norme che lo regolano, come nel caso in esame. Non grave, quindi, la proposta; gravissima, irregolare, illegale, fuori norma, arrogante,scorretta l’approvazione da parte del Consiglio provinciale, in cui pure stanno Salvatore Lucà e Natale Martucci, ciromarinesi doc , cui è sicuramente sfuggita la svendita di diritto e di fatto, che con l’approvazione della proposta Greco, di nuovo è stata fatta della loro Cirò Marina, che tanto a loro ha donato credendo in una competenza e in una mission mai disimpegnata.
L’approvazione da parte del Consiglio provinciale della proposta Greco è contra legem, in quanto compie atti e provvedimenti che la legge proibisce e cioè la organizzazione della rete scolastica in Istituti Omnicomprensivi, che, come noto, comprendevano fino all’anno scolastico 2009/10 istituzioni scolastiche aggreganti scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado e secondarie di secondo grado. La legge – comma 4 dell’art. 19 del DL n. 98 del 6 luglio 2011 convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011 n. 111 – stabilisce che la forma di organizzazione ( e di ottimizzazione) della rete scolastica è l’aggregazione di scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di 1 grado in istituti comprensivi, accertati come luoghi di coesistenza e di convivenza di identità culturali-professionali diversificate,dove il termine luoghi vuole evocare il significato che ad esso viene conferito da Augé, come contesto in cui vengono percepite e attivate particolari forme di relazione e di appartenenza, contrapposto a nonluoghi come contesto nel quale non vengono percepite e vissute tali dinamiche psicosociali. La legge quindi nel proporre tra le soluzioni di dimensionamento quella degli istituti comprensivi e non menzionando la soluzione di “omnicomprensivo” dice di non volere la stessa per il brocardo latino “Ubi (pure quod) lex voluit dixit, ubi noluit tacuit”. La stranezza della vicenda è però che altri diligenti e seri consiglieri provinciali sanno bene che l’Omnicomprensivo è oggi contra legem. Allora il bandolo della matassa si trova nella consapevolezza, contezza e scienza di Zurlo e Lentini e altri sul fatto che il provvedimento provinciale di dimensionamento sarà bocciato da Caligiuri e dalla Giunta e dal Consiglio regionale. Per dirla con Morin (1990) la complessità va affrontata con il pensiero complesso e, in ogni caso, non può essere banalizzata o affrontata con espedienti estemporanei. E allora, cari amici di centrodestra e mancati tribuni, il dimensionamento ottimale delle reti scolastiche del cirotano – così come quello nazionale – passa attraverso il coinvolgimento delle Scuole interessate, dei Comuni, delle Province e soprattutto del buon senso, che, in una realtà complessa come quella ciromarinese, consiglia di far “rientrare” l’Artino e il Rajani sotto la giurisdizione di Cirò Marina, “rimpastare” la popolazione scolastica dei diversi segmenti formativi s a secondo dei plessi e della territorialità, riequilibrare la popolazione scolastica dell’obbligo (+infanzia) in due istituti comprensivi e organizzare l’Autonomia scolastica Superiore con l’accorpamento del Liceo Scientifico di Strongoli al Gangale di Cirò Marina.
esco fuori tema.
Che fine ha fatto il polo scolastico in località Ceramidio??? Non doveva nascere un polo che accogliesse geometra, ragioneria, turistico e il nuovo nautico?? Vogliamo ancora pagare il canone mensile nelle strutture di piazza kennedy??? mha!!
condivido le riflessioni di luigi per le tre autononie per ciro’ marina e con rammarico prendo atto della lontananza della politica ai bisogni della utenza scolastica