Domani venerdì 24 maggioo 2019, si rinnovano le cariche sociali per il triennio 2019/2020, del Consorzio di tutela Vini Doc Cirò e Melissa. Le elezioni saranno articolate su tre sezioni e ogni candidato potrà votare un solo candidato relativo alla propria sezione di appartenenza. Nell’ultima gestione, guidata dal presidente uscente, Raffaele Librandi, molto è stato fatto. Soprattutto si è rimesso ordine all’iter amministrativo e producendo diverse attività progettuali che hanno visto, ultimo in ordine di tempo, il riconoscimento da parte dell’Associazione Nazionale Vinarius per la migliore produzione del Rosa Autoctono. Ma anche l’avere avviato e pare essere a buon punto, l’iter per l’OCM, il wine festival, l’internalizzazione del marchio ecc. Un lavoro che l’attuale presidenza, coadiuvata da un numero sempre maggiore di soci, auspica possa essere proseguito e implementato. Al presidente , Raffaele Librandi, da noi intervistato, abbiamo chiesto quali possibili scenari dopo il voto di domani che eleggerà 11 consiglieri per il CDA e i rappresentanti degli altri settori produttivi. ”Sono molto soddisfatto del lavoro svolto fino ad oggi. Un lavoro che ha portato un buon incremento sia di soci che di produttori. Infatti ad oggi siamo 53 cantine e 381 viticoltori. Mi presenterò dimissionario a questo consiglio, auspicando un’ampia partecipazione e, qualora qualcuno fra coloro che si sono impegnati particolarmente al mio fianco per la crescita del Consorzio, vorrà avanzare proposte di rinnovamento o proporre la propria candidatura, sarà il segnale della vivacità e democraticità dell’assemblea, che devono essere alla base di un più energico rilancio del Consorzio”. Ci sono tutte le premesse per un’assemblea vivace e costruttiva. Poi ci sarà da lavorare, perché la viticoltura e il suo indotto, l’enogastronomia, l’enoturismo, rappresentano, forse, l’unica e certa forza economica ed attrattiva del nostro territorio.