Venezia
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Crotone 4
Marcatori: Domizzi ( R ) 16°, Barberis 22°, Benali 48°, Zanellato 54°, Benali 70°
Venezia (3-5-2): Vicario, Coppolaro, Modolo, Domizzi, Zampano, Secre (Clair), Schiavone, Pinato (Besea), Lombardi, Bocalon, Rossi (Vrioni). All. Cosmi
Crotone (3-5-2): Cordaz, Curado, Vaisanen, Marchizza, Sampirisi (Milic), Barberis (Rohden), Zanellato, Benali, Molina, Pettinari (Machach), Simy. All. Stroppa
Arbitro: Antonio Giua di Olbia
Assistenti di linea: Imperiale – Schirru
Quarto giudice: Simone Sozza di Seregno
Ammoniti: Rossi, Sampirisi, Barberis, Lombardi
Espulso: Lombardi per somma di ammonizioni al 75°
Angoli: 6 a 6
Recupero: 1 e 4 minuti
La domanda che di sicuro si sono posti tutti i tifosi pitagorici dopo aver visto l’incontro Venezia – Crotone sarà stata: perché il Crotone si trova a dover ancora lottare per la salvezza e non si trova tra le squadre in lotta per la promozione? Quanto fatto sul terreno del “Penzo” ad opera del Crotone è la conferma di ciò che avrebbe potuto fare nel corso della stagione.
Indietro non si torna, rimane la soddisfazione di un ottimo girone di ritorno che, al netto di grossolani errori arbitrali, sta mettendo in riga tutti gli avversari che incontro sulla strada.
In sala stampa mister Stroppa ha dichiarato: “Era una gara da portare a casa in questa maniera. Avevamo tutte le potenzialità per farlo. I miei non hanno perso la testa dopo essere andati sotto ed hanno continuato a giocare come sanno. Sono soddisfatto per loro, sarebbe stato duro non mantenere il vantaggio sul Venezia. A prescindere dal risultato delle altre squadre ci siamo giocati la partita a viso aperto. Contro il Venezia hanno giocato quelli che davano garanzie di tenuta atletica. La scelta di Machach a partita in corso era stata decisa prima dell’incontro. Abbiamo lavorato bene e duramente durante la settimana e siamo stati ben ripagati. Importante è stato l’elevato ritmo imposto dai miei giocatori. Adesso la squadra deve continuare a rendersi conto della propria forza”.
La sfida del “Penzo” a quattro giornate dal termine era senza alcun dubbio la più difficile per le rispettive formazioni. Gli uomini di mister Cosmi, sostenuti dal tifo dei propri tifosi nel corso dell’intero incontro, non ce l’hanno fatta a conquistare la vittoria e portarsi fuori dai play-out a spese dei pitagorici. In campo si è visto un Crotone che non ha mai dato l’impressione di crollare, anzi ha sempre giocato alto ed impedito agli avversari di pressare con gli attaccanti ed i centrocampisti. Mister Stroppa alla vigilia dell’incontro aveva dichiarato: “il minimo vantaggio che ci portiamo dietro nei confronti del Venezia, esclude in maniera categorica che disputeremo una partita votata al difensivismo. Il nostro intento è tornare a casa con i tre punti”. Missione compiuta grazie alla prestazione singola e collettiva dei suoi uomini. Il turno di riposo ha consentito il pieno recupero fisico di qualche pitagorico acciaccato per essere schierato fin dall’inizio. Le novità rispetto all’ultima partita hanno riguardato l’inserimento di Marchizza difensore al posto di Spolli, Zanellato e Molina nel reparto mediano in sostituzione di Rohden e Firenze. Due soli cambi effettuati dal tecnico Cosmi rispetto alla formazione sconfitta ad Ascoli. Dentro Secre e Schiavone, fuori Zennaro e Besea. Confermato il modulo con due punte (Bocalon – Rossi), cinque centrocampisti, tre difensori. Scelte operate da Cosmi con l’intento di conquistare la seconda vittoria casalinga, dopo quella contro il Foggia, da quando ha assunto la guida tecnica.
Cronaca: Due soli tiri in porta nel corso della prima parte: il rigore realizzato da Domizzi, il tiro da fuori area effettuato da Barberis che ha mandato il pallone ad insaccarsi all’incrocio dei pali. È stato però il Crotone ad aver effettuato le migliori giocate per quasi tutto il primo tempo con una condotta alta che ha tenuto il Venezia quasi sempre nella propria metà campo. Ottimi disimpegni a centrocampo con Barberis mediano centrale affiancato da Zanellato a destra, Benali a sinistra. Bene la spinta sulle fasce con Molina a sinistra, Sampirisi a destra. Pettinari e Simy anche se non si sono mai liberati per il tiro hanno tenuto in apprensione la retroguardia avversaria.
Il primo affondo è del Crotone con Sampirisi al minuto sedicesimo che fa attraversare al pallone tutta l’area avversaria. Al quattordicesimo minuto, Lombardi obbliga Cordaz a deviare il pallone in angolo con i piedi.
Dalla bandierina il pallone giunge in area dove Vaisanen strattona Domizzi provocando il rigore. Dagli undici metri tira lo stesso Domizzi che insacca.
Non smobilita il Crotone ed al ventiduesimo minuto Barberis riporta in parità la sua squadra. Crotone ancora padrone del campo con Benali, Molina, Simy che continuano a mietere giocate pericolose.
La vera svolta a favore del Crotone ad inizio ripresa con giocate di alto spessore tecnico da parte di Simy, Benali, Barberis, e con un’attenta difesa mai in ritardo sulle poche azioni offensive dei locali. Il primo vantaggio di marca pitagorica arriva con Benali al minuto quarantotto dopo una triangolazione Simy, Molina. Sette minuti dopo è Zanellato che ammutolisce i veneti con un vero bolide da fuori area che manda il pallone ad insaccarsi. Non è finita, la rabbia del Crotone non si esaurisce ed al settantesimo minuto Benali segna il secondo gol della giornata (quarto stagionale). Sette a mister Stroppa per come ha disposto la sua squadra in campo. Otto a Benali per la doppietta e per il lavoro di regista fatto a tutto campo. Simy si è rivelato un ottimo regista in area avversaria facendo impazzire i diretti avversari e fornendo ottimi palloni al compagno smarcato. Quinta vittoria stagionale in trasferta per il Crotone e conferma dell’ottimo girone di ritorno per punti conquistati. Dopo tre pareggi consecutivi tra le due squadre in campionati diversi, i pitagorici conquistano la vittoria. Primo maggio si replica all’Ezio Scida contro il Benevento. Per il Venezia sarà difficile evitare i play-out.