Ieri in Prefettura a Crotone s’è tenuto un incontro per discutere del futuro e del rilancio dell’aeroporto Sant’Anna, degli oneri di servizio, nelle nuove rotte e del piano industriale di Sacal.
Ai lavori, ai quali non ho potuto prendere parte direttamente perché impegnata nei lavori parlamentari, ha preso parte il mio collaboratore Alessandro Sculco, il dottor Emilio Parrilla per conto di Sacal visto che il prefetto Arturo De Felice non poteva essere presente, il dottor Salvatore Guerra capo di gabinetto del Prefetto, Marco Merante in rappresentanza della Regione Calabria, Saverio Campolo dell’Enac Calabria direzione aeroportuale, il sindaco e presidente della Provincia, Ugo Pugliese, il comitato cittadino “Aeroporto Crotone” e l’associazione “Crotone vuole volare”.
Nel corso dei lavori, che si sono svolti in Prefettura e sono stati presieduti proprio dal dottor Guerra, sono stati messi sul piatto tutti i problemi inerenti al rilancio dello scalo. S’è parlato di quanto deve essere fatto nell’immediato per il potenziamento dei voli, in particolare dell’istituzione di una nuova rotta per Roma, sia per l’iter procedurale per l’assegnazione delle royalties. S’è parlato anche della richiesta che la Regione Calabria deve trasmettere al Ministero, unitamente alla documentazione necessaria, per ottenere la delega ad indire la conferenza dei servizi per poter accedere ai nuovi fondi stanziati dal Governo e dal Ministro Danilo Toninelli con la Legge Finanziaria del 2019. Dallo scambio di vedute pare che la Regione abbia inoltrato la suddetta richiesta solo negli ultimi giorni, in ritardo, in data venti febbraio. Discorsi preliminari, questi, da approfondire già il mese prossimo nel corso di un nuovo incontro già convocato. Dal canto mio non perderò tempo e, in primis, farò verificare quanto inviato dalla Regione e, nel caso in cui tutto risulti veritiero e in ordine, solleciterò il Ministero affinché venga conferita subito la delega al Presidente della Regione Calabria per indire la conferenza di servizi. Vigileremo affinché non ci siano ulteriori ritardi e lo sviluppo del Sant’Anna proceda senza intoppi dopo gli anni di oblio al quale è stato costretto dalla vecchia politica.