Comico dissacrante, celebre per la sua partecipazione nel programma televisivo “Le Iene” su Italia 1, dove con “Nuccio-Vip” prima, e con “il Rissoso” e “I sogni di Angelo” poi, riusciva a ottenere picchi di audience. In seguito, si è affacciato anche al cinema, nel film “Tiramisù” con Fabio De Luigi. Palermitano purosangue, Angelo Duro è un “comico” atipico, con un carattere iperrealista, cinico e controverso, ma con il cuore di un Robin Hood contemporaneo. Da mesi entra nei nostri pc e nei nostri smartphones colpendo con i suoi video su internet da milioni di views, in cui dice quello che pensa e pensa quello che dice, con la sincerità di un bambino, ma mostrandoci la realtà come nessuno oggi forse ha il coraggio di fare.
“Perchè mi stai guardando?” racconta la storia di come, da “bravo bambino” quale era, ha dovuto reagire alle fregature ed alle ingiustizie della vita, scegliendo di diventar “cattivo”. In 75 minuti tutti d’un fiato, da solo sul palco, con luce piazzata e microfono a filo, come nella migliore tradizione degli standupper americani, analizza a modo suo la realtà di ieri e di oggi, l’uomo e la donna, gli animali e la natura, il presente ed il futuro ed infine i tanti e troppi stereotipi che ci condizionano inconsapevolmente. Un nuovo punto di vista con cui tratta anche argomenti scottanti, come l’omofobia e il razzismo, la disoccupazione ed il sesso, ma anche fondamentali, come la scuola e la famiglia, ma sempre con leggerezza, consapevole di colpire nel segno con la precisione di un cecchino, alternando sapientemente un pugno ed una risata. Angelo è diventato in pochi anni una delle più influenti personalità sui social network, dove un esercito di oltre 1 milione e 600 mila followers lo segue con affetto, ai quali si aggiungono i quasi 100 mila su Instagram. I suoi video su facebook raggiungono milioni di persone e contano milioni di visualizzazioni e centinaia di migliaia sono i commenti ed i likes, a testimoniare che sono in molti a pensarla come lui su tanti argomenti e che approvano il suo modo di vedere la vita, chissà forse, un po’ per gioco ed un po’ sul serio, è in atto una “rivoluzione” nel modo di fare intrattenimento in Italia ed Angelo ne è il primo imputato.