Una staccionata, a protezione, ed una cartello informativo ne segnalano ed evidenziano la presenza a Cirò Marina, proprio all’entrata principale della cittadina di una rarità botanica; è l’Astragalus boeticus” che secondo quanto ci spiega l’esperto Giuseppe De Fine, che ne ha denunciato la localizzazione per la prima volta in Calabria, appartiene alla famiglia delle leguminose. Liberata dall’erbacce che erano tornate ad infestare l’area, la zona protetta è stata ripulita e sistemata di recente a cura dell’amministrazione comunale. Il rinvenimento della pianta nel triangolo di terra sfuggito all’asfalto della strada ed ai piloni di cemento armato che sorreggono il ponte su cui corre la statale 106, ha attirato l’interesse del prof. Nico Passalacqua del Museo di Storia Naturale e dell’ Orto Botanico dell’Università della Calabria che, dopo gli studi eseguiti su un campione, ha pubblicato la notizia del nuovo rinvenimento su una rivista scientifica di Botanica e sul bollettino dell’Informatore botanico italiano.
Oltre all’Astragalus boeticus L., è stato fatto oggetto di studi da parte dell’Ateneo Arcavacata anche la “Solanum aelignifolium” rinvenuta anch’essa per la prima volta a Cirò Marina. Piccoli esempio questi della ricchezza botanica della zona che, di fatto è una meravigliosa “riserva” botanica. Sono tante le varietà di piante sul pendio scosceso della collina di Madonna d’Itria che il Consorzio di bonifica, anni fa, ha attrezzato facendone un parco didattico, In questo piccolo regno della biodiversità ci si imbatte in lecci, olivastri, querce, lentischi, carrubi, ginestra; mirto, ligustro, antichissime felci l’acero minore; stupiscono e rilanciano forti sensazioni poi , i maestosi ulivi secolari forgiati dal vento di tramontana sul promontorio di Madonna di Mare, purtroppo, sempre più a rischio estinzione; sulla spiaggia di Punta Alice resistono all’assalto dell’urbanizzazione gli ultimi gigli bianchi; mentre in primavera esplode di colori il sottobosco della pineta marina.
Su tutte le varietà spicca però per preziosità e bellezza, la ginestra bianca che cresce spontanea sulle dune mobili della Marinella di Cirò riconosciuta come zona Sic, sito di interesse comunitari. Qui in perfetta simbiosi con la ginestra crescono anche il lentisco e altre specie tipiche della macchia mediterranea quali: l’Artemisia variabilis, Asphodelus fistulosus, la spettacolare spina gialla, Calycotome infesta, il rosmarino selvatico. Un patrimonio naturalistico che la capacità di valorizzazione delle risorse ed una adeguata sensibilità verso l’ambiente e la tutela del paesaggio, potrebbero e dovrebbero sfruttare per farne un polo di attrazione turistica.
non ci posso chiedere, dopo anni e anni di protezione dell’immondizia, finalmente hanno ripulito questo posto.