Un capannone abusivo realizzato a Strongoli Marina è stato demolito, nei giorni appena scorsi, dall’autore dell’abuso in via di autotutela in seguito all’ordinanza di demolizione emessa dall’Amministrazione comunale. Il manufatto era stato edificato in prossimità della linea di costa in un’area d’attenzione per pericolo d’inondazione.
L’autore dell’abuso, in seguito all’ordinanza di demolizione emessa dal comune, ha ritenuto opportuno procedere, di sua iniziativa e a proprie spese, alla demolizione completa dell’opera realizzata abusivamente, da qualche anno, entro 300 m dalla battigia, per di più in un’area d’attenzione per pericolo d’inondazione del PAI (Piano stralcio di Assetto Idrogeologico della Regione Calabria) dove è vietata ogni forma di edificazione. Il capannone, infatti, era localizzato a circa 10 m dall’alveo di un corso d’acqua classificato a rischio.
Continua così a dare i suoi frutti la convenzione sottoscritta dalla Procura della Repubblica e dalle Amministrazioni comunali, volta a demolire gli immobili abusivi. L’autore dell’abuso ha proceduto all’abbattimento del capannone, senza attendere l’esecuzione da parte dall’Amministrazione comunale che si sarebbe rivalsa sulle spese sostenute.
La demolizione si aggiunge alle altre già eseguite nel corso dell’anno nel Crotonese, sempre per effetto della medesima convenzione. Un segnale importante che si pensa possa costituire un freno ad una forma di illegalità dilagante e al consumo di suolo, da contrastare prioritariamente nelle aree soggette a elevato rischio idrogeologico.