Sembra non avere fine la calda estate crotonese. Anche l’associazione Fare Insieme, che ha ripreso l’attività grazie all’entusiasmo apportato dai nuovi associati, ha voluto fare il punto sulla questione Ezio Scida. Al termine di un incontro molto partecipato è emersa la voglia di far sentire la propria voce sulla vicenda, visto che senza dubbio, si tratta di un problema che sta a cuore a tutti i crotonesi. Sono trascorsi ormai due anni da quando il Consiglio comunale con una maggioranza bulgara ha approvato l’ampliamento da diecimila e sedicimila posti dell’impianto sportivo cittadino. Approvazione che prevedeva lo smontaggio delle strutture in acciaio (montate seguendo e rispettando alla lettera tutte le indicazioni fornite dalla Soprintendenza alla Belle Arti) utilizzate per il suddetto ampliamento.
Dallo scorso mese di febbraio però qualcosa, in un meccanismo che ha funzionato al meglio, si è inceppato e lo stesso meccanismo sembra essere impazzito. La squadra del Crotone calco è retrocessa immeritatamente dalla serie A alla serie B e le parti in causa pare abbiamo smesso di remare tutte nella stessa direzione. In vista della scadenza della convenzione, arrivata inesorabilmente e puntualissima nello scorso mese di luglio, per tempo sia la società del Crotone Calcio, capeggiata dal presidente Gianni Vrenna, che l’amministrazione comunale della città pitagorica con a capo il sindaco Ugo Pugliese, hanno iniziato a muoversi per ottenere una proroga in vista della realizzazione di un nuovo impianto cittadino. Proroga richiesta perché studi effettuati con attrezzature all’avanguardia, hanno dimostrato che i reperti archeologici che giacciono da secoli sotto l’area interessata, non hanno subito alcun danno. Richieste che però non hanno avuto risposte positive.
Se il Crotone ha potuto disputare fra le mura amiche la prima partita del nuovo campionato è solo grazie all’assunzione di responsabilità da parte del primo cittadino. Decisione questa che non risolve il problema, ma solo lo posticipa. Nel frattempo sono stati avviati i lavori per lo spostamento degli spogliatoi che insistono attualmente sotto l’ampliamento della tribuna coperta che andrebbe smontata, ripristinando così i vecchi spogliatoi.
Secondo l’associazione Fare Insieme quando si arriva ad un punto tale in una vicenda delicata come questa non ci sono vincitori, ma solo sconfitti. Tutti i soggetti coinvolti non hanno operato al meglio, ma soprattutto non si sono mossi all’unisono, nonostante tutto i membri dell’associazione non vogliono accusare nessuno anche perché non è questo il momento giusto. Non è con le accuse, semmai con la collaborazione, che si risolvono i problemi. È giunto quindi il momento di fare squadra e muoversi tutti insieme per il bene comune. L’associazione politico – culturale offre il suo sostegno ed il suo appoggio.
L’Ezio Scida deve rappresentare solo un punto di partenza, l’attuale classe politica deve invertire alcuni elementi, mettere in secondo piano i colori politici ed in primo la risoluzione dei problemi per il bene dei cittadini.