Una Città che da Nord a Sud, da Est a Ovet, passando per i due centri urbani è totalmente nel degrado. Così facendo si farà passare tra i cittadini una visione distorta della fusione: che non è confusione tantomeno abbandono. È necessario solo far lavorare gli uffici che con un coordinamento adeguato dei diversi settori possono e devono saper sopravvenire alle esigenze. L’unione di Corigliano e Rossano non è stata un centrifugato in lavatrice dove il territorio si è slabbrato e i dipendenti ristretti. Chi pensa questo è uno sciocco e non vuole bene a questo territorio. Quello che si faceva prima si può continuare a farlo anche ora, meglio di prima con interventi a tappeto nella totalità del comune.
È il monito forte che Giuseppe Antoniotti, già sindaco di Rossano e oggi a capo del movimento civico Corigliano-Rossano Prima di Tutto, lancia alla commissione prefettizia del comune affinché applichi un riordino effettivo della macchina comunale garantendo, per come possibile e previsto, i servizi all’intera cittadinanza.
Bisogna incentivare la macchina comunale – aggiunge Antoniotti – e, dove necessario, strigliarla affinché tutti i dipendenti, dagli operai ai dirigenti, lavorino a pieno ritmo per ritornare a garantire efficienza all’apparato dei servizi del nuovo comune. Partendo proprio dal decoro urbano. Da Apollinara a Villaggio Frassa arrivando a contrada Fossa e Pantano Martucci, ci sono interi quartieri nel degrado. Per non parlare del litorale che ancora a fine luglio deve essere finito di pulire, o ancora delle condizioni pietose in cui versano le strade. Oppure del dilagante, ormai, fenomeno del commercio abusivo: una situazione, quest’ultima, che i potrebbe frenare se solo si riuscisse a potenziare il comando di Polizia municipale invece di smembrarlo. E non ci sono, perché non ci possono essere, scuse che tengono. Come si faceva prima? Forse non si manteneva il decoro urbano nelle due città? E mi limito a parlare – precisa – dell’ordinaria amministrazione perché sollecitato da tanti cittadini stanchi di questo andazzo che mette a repentaglio, per chi non segue molto le dinamiche di questo territorio, il vero senso della fusione che era e rimane quello di creare una vera grande città, capace di garantire i servizi primari e di saperne offrire dei nuovi.
Certo – prosegue l’ex Sindaco – non si può caricare la croce solo sulle spalle dei commissari. È l’intero apparato comunale che dovrebbero avere maggiore senso di responsabilità senza scaricare responsabilità a destra e manca.
Abbiamo scelto di fonderci – ricorda Antoniotti – per dare un futuro migliore alla comunità di Corigliano-Rossano e ai nostri figli, non per creare la confusione e la babele nella quale sguazzano sempre le stesse persone. Torno a ripeterlo al Commissario Bagnato che ho visto essere uomo dello Stato integerrimo e attento, affinché prenda forti le redini in mano di questa Città prima che – conclude – lo sconforto dei cittadini si trasformi in rabbia.