CROTONE – L’Area Studi di Confcooperative ha elaborato i dati relativi alla situazione nel primo quadrimestre 2012. La finalità è quella di sostenere un’attività di studio e ricerca costante, capace di cogliere ed interpretare le dinamiche del sistema imprenditoriale cooperativo, aderente a Confcooperative. Fornire in tempi reali una lettura delle dinamiche economiche e sociali della nostra economia, presentare una disamina puntuale dello stato dell’economia cooperativa e del contesto generale, secondo una prospettiva settoriale, territoriale e dimensionale. Il quadro complessivo che emerge, consente alla nostra Associazione ed alle istituzioni che operano sul territorio, di monitorare il complesso sistema economico e sociale, al fine di pianificare interventi per lo sviluppo calati sulle reali esigenze delle nostre cooperative e dei nostri cooperatori.
La situazione nel primo quadrimestre 2012
Tiene il fatturato ed il 13% delle cooperative di media e grande dimensione aumenterà la forza lavoro, segno che la propensione a generare nuova occupazione rimane una prerogativa delle associate di Confcooperative. Le criticità emergono invece soprattutto dal versante del credito: quasi 7 cooperative su 10 lamentano ritardi dei pagamenti. Le difficoltà di accesso al credito, sono maggiormente sentite per le micro e piccole cooperative delle regioni del Meridione. Nei primi quattro mesi dell’anno , il 52,3% dei cooperatori che si sono rivolti agli Istituti di credito per un prestito, hanno segnalato allungamento di tempi. Il 77,3% ha registrato un aumento dei tassi di interesse; il 47,7% ha lamentato un appesantimento delle garanzie richieste. A risentire dei ritardi dei pagamenti sono anche le cooperative, e questo si riflette sul livello di liquidità rispetto a quelle che sono le esigenze operative. In particolare, il livello di liquidità rispetto alle esigenze operative, è ritenuto buono solo dal 31% degli intervistati; il restante 69% esprime invece giudizi negativi che vanno dal mediocre (38%) al cattivo (31%). Sul versante del mercato occupazionale, il sistema cooperativo sembra tenere: per oltre il 70% degli intervistati, la dinamica occupazione è stazionaria; in diminuzione nel 22,3% dei casi; in aumento solo per il 7,4%.
Le previsioni per i prossimi 4/5 mesi
Il 52,5% degli intervistati prospetta un peggioramento del quadro macroeconomico nel breve periodo; il 41,5% non prevede variazioni e solo il 6% degli intervistati ha fiducia nella ripresa dell’economia. A livello territoriale, tra i cooperatori del Mezzogiorno, la fiducia sembra svanita completamente: il 59,2% dei nostri cooperatori, infatti, non intravede alcun miglioramento dell’economia nel breve periodo; addirittura invece, per il 40,8% degli intervistati prevede un peggioramento della situazione macroeconomica generale.