Dopo il sequestro di oltre cinque tonnellate di fuochi d’artificio operato nel territorio coriglianese dagli uomini della Compagnia della Guardia di Finanza di Rossano lo scorso novembre, mirate attività info-investigative supportate da appostamenti e pedinamenti, hanno consentito, in due distinte operazioni, di individuare nei comuni di Montalto Uffugo (CS) e Corigliano Calabro (CS) ulteriori locali adibiti a deposito per la commercializzazione illegale di fuochi di artificio. Nella prima operazione a cadere nella rete dei finanzieri è stato G.C. di 44 anni, operaio dimorante a Montalto Uffugo (CS). Non sono sfuggiti agli occhi dei militari, i movimenti effettuati dall’uomo intento a spostare la merce dal magazzino sulla propria autovettura pronto a soddisfare le richieste di “clienti” sempre più pressanti con l’approssimarsi delle festività di fine anno. L’intervento dei militari che ha messo fine all’illegale commercio si è concluso con il sequestro di oltre 300 chilogrammi di materiale esplodente della IV e V categoria e la denuncia a piede libero dell’uomo alla Procura della Repubblica di Cosenza. Nella seconda operazione i finanzieri hanno tratto in arresto C.R. di 42 anni, commerciante dimorante a Corigliano Calabro (CS). Nella circostanza, è stata premiata la paziente attesa dei Finanzieri di Rossano che dopo una serie di appostamenti e pedinamenti, a seguito di una mirata perquisizione hanno sorpreso l’uomo all’interno dell’abitazione trasformata, nella circostanza, a deposito illegale di materiale esplodente pronto ad essere immesso sul mercato. L’operazione ha consentito di sequestrare quasi 400 chilogrammi di materiale esplodente della IV e V categoria con la conseguente denuncia in stato di arresto del titolare del deposito illegale. Anche in questi casi le batterie di elevato potenziale pirico e le “bombe” artigianali sequestrate riportano nomi stravaganti: “Everest 64”, “Uragano”, “New Terminator”, quasi ad evocare la loro potenziale devastante efficacia.