Sono stati conseguiti i seguenti risultati:
– arrestata nr. 01 persona;
– deferite nr. 04 persone;
– controllate nr. 10 persone sottoposte a misure di sicurezza;
– identificate nr. 450 persone, di cui nr. 83 cittadini extracomunitari;
– controllati nr. 229 veicoli (anche con sistema Mercurio);
– effettuati numerosi posti di controllo;
– elevate nr. 22 sanzioni per violazioni al Codice della Strada;
– eseguiti nr. 02 fermi/sequestri amministrativi e/o penali;
– effettuate nr. 09 perquisizioni;
– accompagnate nr. 04 persone in Questura per identificazione;
– notificate nr. 02 espulsioni di cittadini extracomunitari con Ordine del Questore;
Nella mattinata di sabato 14 aprile 2018, personale della Squadra Volanti ha deferito in stato di libertà per il reato di “tentata truffa aggravata in concorso”, M. I. crotonese classe 1985, ivi residente, con precedenti di Polizia e la madre L. L. nata a Capegatti (PE), classe 1946 residente a Crotone, pensionata.
Nelle prime ore del 18 aprile 2018, personale della Squadra Mobile, coadiuvato da personale dell’omologo ufficio di Taranto, ha tratto in arresto S. P., crotonese, classe 1966, residente a Taranto, in esecuzione di provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, poiché indiziato dei delitti di danneggiamento seguito da incendio in concorso, danneggiamento aggravato in concorso, danneggiamento seguito da incendio in concorso, incendio in concorso, danneggiamento seguito da incendio in concorso, atti persecutori continuati aggravati e tentata estorsione aggravata, fatti commessi in Taranto tra marzo 2017 ed aprile 2018.
Nella giornata di ieri, personale dell’U.P.G.S.P.-Squadra Volanti ha deferito in stato di libertà all’A.G., per il reato di tentata estorsione in concorso, T. F., classe 1974 e T. G., classe 2000, entrambi crotonesi. Secondo quanto riferito dalle vittime G. A., classe 1991 e V. I., classe 1998, abitualmente i due citofonavano all’abitazione, minacciando per l’incolumità propria e dei familiari e richiedendo loro dei soldi. Il tutto si svolgeva anche alla presenza di una figlia minore. I due soggetti e le vittime sono legati da rapporti di parentela.