Gran parte delle schede progettuali che la stessa senatrice contesta sono state, infatti, frutto della sua professionalità di archeologa ed esperta del settore.
Stiamo assistendo dunque ad uno sdoppiamento di personalità: da una parte la senatrice che si fa paladina della trasparenza gridando, come è nello stile grillino, e non argomentando ma soprattutto utilizzando termini come “torta” e “bancomat” che la dicono lunga sulla sua idea di collaborazione, e dall’altra la professionista che fino a quando ha collaborato con l’assessore regionale Antonella Rizzo, si è applicata con diligenza su un progetto che oggi è magicamente divenuto oggetto della sua polemica.
Non c’è male come avvio per una esordiente a Palazzo Madama che dovrebbe portare a Roma gli interessi del territorio e che invece si inebria in polemiche che avranno come unico risultato la perdita di una nuova occasione di sviluppo per Crotone.
L’Antica Kroton non èuna campagna di scavi ma un vero e proprioprogramma d’area. Fare confusione su questo punto non credo sia utile a qualcuno, men che meno alla città di Crotone.
Antica Kroton, ricordiamo alla senatrice che chiede urbi et orbi la nomina del commissario, è un progetto importante e condiviso da più realtà istituzionali, Ministero dei Beni Culturali compreso. Un progetto su cui, in tempi non sospetti, l’Amministrazione Comunale ha chiesto una consulenza all’Università di Lecce che ha evidenziato la valenza di un programma destinato a cambiare il volto della città.
Dunque la polemica della senatrice suona strana e del tutto incomprensibile.
Vorrei ulteriormente ricordare che per due anni, il progetto Antica Kroton ha vivacchiato, con l’ausilio della Corrado, sulla scrivania dell’assessorato regionale all’Ambiente senza mai concludersi in nulla di concreto. Noi, invece, grazie alla sintonia creata con il presidente Oliverio, siamo riusciti a far uscire il progetto dalle secche e a “dare il via”. Toccherà ora alla “governance” dettare tempi e modalità, con l’opportunità di rivedere, riprogrammare e riprogettare i diversi interventi.
Anche perché, ribadisco per l’ennesima volta, alcune perplessità che, solo oggi la Corrado esprime al pubblico crotonese, sono già state fatte nostre. Anche noi non siamo convinti degli interventi nell’area antistante le ex fabbriche, o di quelli sui percorsi subacquei, ma questo non significa che dovremo buttare il bambino con l’acqua sporca.
L’Antica Kroton è una sfida per la città intera e non per l’amministrazione comunale. Crotone ha sempre paura dei grandi investimenti. Nella nostra storia, infatti, sono realmente poche le grandi opere realizzate sul nostro territorio.
Ora, occorre ritrovare il vigore proprio degli antichi crotoniati. Il loro ardimento, per affrontare e vincere la sfida dello sviluppo e del futuro.
Oggi occorre che la città abbia un’impennata d’orgoglio. Basta polemiche, apriamo il confronto che, come già detto, non può essere fatto sulla stampa, ma nelle sedi opportune, pronto in qualunque momento a confrontarmi con chiunque si ponga al servizio degli interessi della città di Crotone.
Quante occasioni di mancato sviluppo e quante promesse non mantenute per il nostro territorio, egregio sindaco…reindustrializzazione…strade…aeroporti…ferrovia…porti…masterplan…e chi più ne ha più ne metta…tanto fumo negli occhi della gente…tante occasioni mancate anche per colpa di chi avrebbe dovuto vigilare e non l’ha fatto…e nel momento in cui si chiede maggiore attenzione su come verranno spesi i soldi dei contribuenti si comincia a sparare a zero e a sproloquiare…amara questa terra, ricchissima, ma tradita dai suoi stessi figli…