Continua l’incessante attività di polizia marittima della Capitaneria di porto di Crotone per la repressione del fenomeno della pesca esercitata illegalmente.
Nella tarda serata di ieri sulla statale SS106, al termine di una prolungata attività di pedinamento intrapresa dai militari della Guardia Costiera di Crotone e Cirò Marina, è stato intercettato e bloccato un furgone su cui sono state rinvenute circa duecento (200) casse di polistirolo contenenti l’ormai famosa “sardina pilchardus”, questo il nome scientifico del prodotto comunemente conosciuto con il nome di “bianchetto” (neonata di sarda).
Il prodotto ittico di cui è vietata la pesca, detenzione, trasporto e vendita era già sistemato in cassette stipate in un furgone, di quelli che si possono noleggiare, privo di cella refrigerante e diretto in Sicilia. Qui sicuramente, in mattinata, il pescato sarebbe stato posto in vendita presso i mercati locali ad un prezzo che può raggiungere e superare i trenta euro al chilogrammo.
All’autista del mezzo è stato contestato un pesante verbale amministrativo della cifra di venticinquemila euro e sequestrato l’intero prodotto del peso stimato superiore alla tonnellata.
Questa volta non è stato possibile devolvere il pescato in beneficienza poiché ritenuto dai veterinari dell’ASP di Crotone non idoneo per il consumo umano e, pertanto, inviato alla distruzione.
La Capitaneria di porto ci tiene a sottolineare che le operazioni condotte a tutela degli stock ittici ma soprattutto volte a scoraggiare chi pratica ancora la pesca illegale di specie ittiche allo stadio giovanile continueranno senza sosta e con sempre maggiore incisività.