Torino 4
Crotone 1
Marcatori: Belotti 16°, 36°, 67°, Lago Falque 20°, Faraoni 90°
Torino (3-4-1-2): Sirigu, Bonifazi, Burdisso, Moretti (Bongiorno), De Silvestri (Barreca), Rincon, Baselli (Obi), Ansaldi, Lago Falque, Ljajic, Belotti. All. Mazzarri
Crotone (3-5-2): Cordaz, Ceccherini, Ajeti, Sampirisi, Faraoni, Rohden (Crociata), Barberis, Benali (Zanellato), Pavlovic, Trotta (Tumminello), Simy. All. Zenga
Arbitro: Marco Guida (Torre Annunziata)
Giudici di linea: Valentino Fiorito (Salerno) – Ante Prenna (Molfetta)
Quarto giudice: Juan Luca Sacchi di Macerata
Var: Federico La Penna (Roma1) – Avar: Andrea Crispo (Genova)
Ammoniti: Faraoni, Rincon
Angoli: 5 a 3 per il Torino
Recupero: 2 minuti
La differenza tecnica tra il Torino di Walter Mazzarri e il Crotone di Walter Zenga ingigantita dagli errori evitabilissimi dei pitagorici in fase difensiva ed in attacco. Doveva essere la giornata della “resurrezione” dopo le due precedenti sconfitte ed invece il Crotone ne ha accumulata un’altra e piuttosto pesante. Voti bassi per tutti i protagonisti. Nessuno è riuscito ad esprimersi sopra la sufficienza. Cordaz quando è stato chiamato in causa non ha mai risposto come si conviene ad un portiere di esperienza. I gol realizzati da Belotti erano evitabili. La vittoria conquistata in trasferta contro il Verona e il pareggio ottenuto contro l’Inter sul terreno di San Siro, sono un lontano ricordo giacché nessun altro punto è stato successivamente conquistato dai pitagorici sotto l’egida del tecnico Zenga. Contro i granata di mister Mazzarri (2 vittorie, 4 sconfitte nelle ultime sei giornate) gli errori non sono stati eliminati, anzi, sono stati peggiorativi in occasione delle palle inattive.
Assenti gli squalificati Capuano, Mandragora, Stoian e non potendo ancora utilizzare gli infortunati Nalini, Budimir, Simic, Tumminello, le novità iniziali hanno riguardato il ritorno di Rohden dopo un’assenza che durava dalla ventesima giornata, Pavlovic assente dalla partita interna contro l’Atalanta, Simy e Sampirisi. Crotone diverso fin dall’inizio dal solito 4-3-3. Ceccherini, Ajeti, Sampirisi trio davanti a Cordaz. Faraoni, Rohden, Barberis, Benali, Pavlovic linea mediana con gli esterni Faraoni e Pavlovic a sostegno della difesa in fase di ripiegamento. Simy, Trotta, duo d’attacco. Con riferimento al Torino, mister Mazzarri ha preferito schierare i nove/undicesimi vittoriosi a Cagliari. Le novità hanno riguardato Bonifazi in sostituzione del difensore N. Nkoulou e Ljajic al posto di Acquah. Dura esattamente sedici minuti la resistenza dei pitagorici nei confronti dei locali senza alcuna sofferenza. La capitolazione arriva in seguito a palla inattiva proveniente dalla bandierina, Cordaz respinge corto concedendo a Belotti un invitante pallone da mettere dentro. Qualche minuti prima di subire il gol, Benali ha dovuto abbandonare il terreno per infortunio sostituito da Zanellato (prima presenza con la maglia del Crotone). Il pareggio sembrava cosa fatta dopo due minuti (18°) da parte di Trotta se Siricu non avesse respinto l’insidioso pallone. Pareggio mancato, raddoppio subito al ventesimo minuto per merito di Lago Falque che da fuori area fulmina Cordaz con un rasoterra alla sinistra di Cordaz. Il terzo gol è ancora merito di Belotti che lo realizza in seguito ad un’altra azione iniziata da palla inattiva. Gioca sul velluto il Torino contro un Crotone inesistente a centrocampo e in difesa, e con il duo d’attacco mai pericolosi in fase offensiva. L’unico brivido al Torino nei primi quarantacinque minuti lo provoca Simy che di testa manda il pallone sulla traversa. La ragnatela a centrocampo predisposta dal tecnico Zenga non ha prodotto gli effetti sperati. I centrocampisti granata hanno avuto vita facile. Silvestri, Rincon, Baselli e Ansaldi hanno sempre superato la metà campo senza particolari affanni. Il trequartista Ljajic ha continuamente fornito le punte Lago Falque e Belotti senza essere mai bloccato. Sotto la sufficienza il trio difensivo pitagorico poco ermetico nella propria area di rigore. Un brutto Crotone nella prima parte dell’incontro. Nessun cambio di passo nella ripresa. Il Torino si preoccupa soltanto di mantenere il possesso palla senza forzare nelle giocate. Lenti i pitagorici nel cercare di conquistare il pallone ed in fase d’attacco soltanto qualche tiro da fuori area da parte di Trotta senza alcuna pretesa tra il cinquantesimo e il sessantacinquesimo minuto prima del quarto gol del Torino realizzato da Belotti in ripartenza. Ottantesimo minuto annullato il gol di Ajeti per fuori gioco dello stesso giocatore. Il gol della bandiera arriva al minuto novanta e lo realizza Faraoni. Seconda quaterna subita dal Crotone sotto l’egida di Walter Zenga dopo quella contro la Lazio. Pitagorici ancora al terzultimo posto a due lunghezze dalla Spal. Torino a ridosso dell’Europa League dopo quest’ultimo ampio successo. Molto lavoro aspetta mister Zenga ad otto partite dalla fine del campionato. La svolta per invertire la rotta dei risultati negativi non c’è stata ancora e domenica all’Ezio Scida arriva il Bologna. Parlare di sconfitta per le assenze non è il caso.