I tre oratori di grande spessore culturale: l’astrofisica cosentina Sandra Savaglio, lo storico della filosofia Luca Parisoli e il Presidente del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti Riccardo Succurro. Ha coordinato i lavori Francesco Vizza, studioso di Luigi Lilio e direttore dell’Istituto di Chimica del CNR di Firenze. Presenti il Sindaco di Cirò Francesco Paletta e l’assessore alla cultura Francesco Mussuto. Hanno portato il loro saluto la dirigente dell’Istituto Omnicomprensivo di Cirò Rita Anania, Giuseppe Belcastro sindaco di san Giovanni in Fiore e Antonella Cosentino vice sindaco di Crotone.
Il convegno dal titolo – Il Tempo: Mito Logos e Scienza – è stato trattato dagli oratori secondo la visione di Luigi Lilio, Pitagora e Giacchino da Fiore. Luigi Lilio. Lilio Pitagora e Gioacchino da Fiore, tre personaggi del territorio crotonese, raccontati da tre eccellenze che operano in Calabria: Savaglio, Succurro e Parisoli.
Sandra Savaglio si è laureata in fisica nella sua città a Cosenza nel 1991. Ha conseguito il dottorato in Fisica nel 1995 e poi una brillante carriera all’estero. Prima all’ Osservatorio Europeo Australe vicino Monaco di Baviera, poi negli Stati Uniti alla Johns Hopkins University e all’Istituto di scienze spaziali a Baltimora. Poi di nuovo in Germania al Max Planck per la Fisica Extra-terrestre. Si reca dove si trovano i più potenti telescopi al mondo per studiare le galassie, quelle più distanti da noi, per captare i raggi gamma delle esplosioni stellari, per capire come funziona e come è nato l’Universo. Vanta 190 pubblicazioni scientifiche. Ha ricevuto diversi premi internazionali e fa parte di importanti commissioni scientifiche. Nel 2004, appare sulla copertina Time come simbolo della fuga dei migliori cervelli europei negli USA. Dopo 23 anni passati a fare ricerca ed a insegnare nei maggiori istituti di ricerca astrofisica del mondo, nel 2014 ritorna per chiamata diretta all’università della Calabria come Prof. Ordinario di Astrofisica”. Savaglio ha relazionato sul tempo dell’uomo legato ai movimento degli astri e il tempo cosmico espresso dai suoni intercettati da strumentazioni scientifiche. Un pubblico affascinato da pulsar, stelle morenti e raggi gamma captati per comprendere la vita l’universo, ha seguito con interesse la conferenza.
Il prof. Succurro è Presidente del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti e Direttore della Scuola di Formazione gioachimita. E’ stato ed è relatore nei corsi di formazione e nei seminari su Gioacchino da Fiore.
Ha pubblicato articoli su Federico II, Enrico VI, Costanza d’Altavilla, Carlo V, su Gioacchino da Fiore e sull’influsso di Gioacchino su Dante Alighieri. Succurro ha relazionato sulla concezione del tempo nelle visioni di Giacchinino da Fiore. Giacchinio da Fiore, esegeta biblico- ha riportato Succurro- pone Cristo al centro della storia rendendo il tempo entità infinita. Viene superata la vecchia concezione medioevale dell’invecchiamento del tempo: chi vive nel presente ricorda il passato e si proietta nel futuro.
Il Prof. Luca Parisoli si è laureato in filosofia a Genova nel 1989. Ha conseguito il dottorato di ricerca nel 1994.
Ha perfezionato la sua formazione a Parigi ed è stato Maître de Conférences presso l’Université Paris X, dal 1995 al 2006. Attualmente insegna Storia della filosofia antica e medievale presso l’Università della Calabria. Dal 2010 è Professore invitato presso la Pontificia Università Antonianum dove insegna Storia della filosofia francescana. E’ autore di numerosi contributi accademici sulla dimensione giuridica, politica ed economica del pensiero francescano medievale, si è dedicato alla dimensione logica e ontologica del pensiero di Giovanni Duns Scoto, nonché alla filosofia pratica in generale. E’ autore di diversi saggi sulla Storia del pensiero filosofico in Calabria, da Pitagora ai giorni nostri. Parisoli ha relazionato sulla concezione del Tempo secondo Pitagora.
Francesco Vizza ha chiuso i lavori presentando inediti documenti sulla famiglia di Luigi Lilio nella Cirò del XVI secolo, ritrovati dopo 4 secoli in collaborazione con il Dr. Giuseppe Rende dell’Archivio Storico di Crotone.