Si è svolto, sabato scorso, 10 febbraio, presso l’auditorium del Liceo Scientifico Capialbi di Vibo Valentia, il corso formativo informativo rivolto ad educatori, insegnanti, tecnici federali e figure strumentali, promosso ed organizzato dal SOI, Special Olympics Italia, in collaborazione con lo stesso Istituto Vibonese e il Miur regionale. A predisporre e promuovre il seminario, la referente responsabile del progetto scuola del Soi Calabria, Mariella Greco anche direttore provinciale del Soi di Cosenza, la quale per l’occasione è stata affiancata da tutti gli altri direttori provinciali del Soi Calabria, Giuseppe Lombardo, Domenico La Chimea, Lucia Sacco presenti unitamente al Direttore Regionale, Luisa Elitro.
Un primo seminario nella provincia di Vibo, con la speranza di creare anche in questa area della Calabria, un comitato SOI. . Il seminario è stato sostenuto dal Coni e dal Miur e nello svolgimento si è subito focalizzata l’attenzione sugli scopi che si prefigge l’azione di Special Olympics Italia: interagire con il variegato mondo della disabilità intellettiva e non lavorando per loro attraverso l’antico, ma anche moderno spirito olimpico, usando solo la differenza che emerge dai bisogni speciali dei suoi atleti.
Un seminario quindi formativo/informativo rivolto ad educatori, insegnanti, figure strumentali, che si occupano di attività motoria e di sostegno, nelle scuole, nelle associazioni e altre strutture diverse per apprendere il progetto Special Olympics Italia rivolto all’inclusione dei disabili intellettivi attraverso lo sport ma anche per presentare il progetto scuola, favorendo la costituzione di team tecnici nei singoli Istituti per la promozione dello sport quale strumento di sviluppo fisico e psico cognitivo, oltre ad un’alta socialità.
A dare il benvenuto agli oltre cento partecipanti, il Preside dell’Istituto, Antonello Scalamandrè che ha portato anche i saluti del Sindaco, oltre gli interventi di saluto dei rappresentanti del Miur, dell’ATP provinciale e del Coni provinciale. “Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”. Questa frase è stata pronunciata la prima volta da Eunice Kennedy Shriver a Chicago ai primi Giochi Internazionali di Special Olympics nel 1968.
In tutti i successivi Giochi, gli atleti speciali hanno recitato questo motto ed è stato adottato come giuramento che apre ogni manifestazione S.O.. Il giuramento rinforza l’ideale per cui gli atleti si sforzano di raggiungere il miglior successo personale e si sforzano di tentare di vincere. Lo sport quindi non come fine, ma come mezzo per migliorare le proprie condizioni fisiche, per il raggiungimento della piena autonomia. Nel corso del seminario valevole per le competenze curriculari, è stato illustrato il progetto scuola e sono state date le informazioni di base per l’attivazione dei team tecnici negli Istituti di ogni ordine e grado e nelle organizzazioni sportive per uno sport non solo rivolto agli atleti speciali, ma anche ai normodotati, per uno sport unificato. Un corso informativo, come dicevamo, reso ancor più efficace dalla presenza e interventi dei direttori provinciali, che sono illustrato i diversi aspetti del mondo Soi, da quello strettamente organizzativo e storico, illustrato dal direttore Luisa Elitro, a quello tecnico esposto da Domenico La Chimea, a quello sportivo esposto efficacemente da Giuseppe Lombardo e infine, all’altro aspetto molto importante del mondo Special Olympics, il volontariato affrontato da Lucia Sacco. Quest’anno, si celebra in tutta Italia il cinquantenario della costituzione del Soi e, crediamo di potere affermare, che un’azione di diffusione educativa degli elementi inclusivi attraverso lo sport, li rendono ancor più importanti.