Il Mare il biglietto da visita della Calabria, trasparente e pulito, sono parole chiavi che si tramuteranno in azioni concrete, le quali sono state fortemente volute dal Presidente Oliverio, mettendo in campo 260 milioni di euro, per risolvere definitivamente le criticità che affliggono da svariati anni il sistema di depurazioni calabrese.
Stop ad interventi che tendono a mitigare i problemi temporaneamente,si affronta la depurazione seriamente ,cercando di intervenire sui 129 agglomerati fuori norma.
Tuttavia i ritardi della depurazione in Calabria, la quale sino ad ora non era mai stata affrontata seriamente, potrebbe essere trasformata in opportunità per riqualificare o costruire ex novi impianti, facendoli diventare luoghi di produzione. Ricerca e sviluppo di sistemi innovativi di depurazione, maggiore diffusione della depurazione alternativa, riutilizzo di acque reflue e materia organica con reinserimento in una catena di valore, possono essere tutti elementi strategici per una nuova economia circolare. Che siano ora i primi cittadini a pianificare le opere di adeguamento o costituzione degli impianti di depurazione e che si apra una nuova fase per il nostro territorio,l’ambiente e la tutela dell’acqua sono delle necessità che devono essere a disposizione della comunità, la “trasparenza” dell’acque depurate, ne consente la restituzione all’ambiente.La depurazione non in regola e’ il peggior nemico del turismo,le somme messe in campo permetteranno di rimuovere definitivamente le problematiche vissute sino ad oggi sulle nostre coste .Attendiamo che si attivi subito la ’blue circular economy’,ciò che sino ad oggi ha generato mancanza di reddito in alcuni settori divenga una nuova economia.
E’ quanto afferma la Dott.ssa Innocenza Giannuzzi, Presidente del Consorzio Blu Calabria 37.