Metti una sera in centro con Paolo Ippolito e le sue Cantine, un buon bicchiere di Vino in compagnia un giovedì sera e metti anche che il Vino in questione è orgogliosamente calabrese, prodotto da una delle più rilevanti realtà vitivinicole di Calabria ormai rinomate in tutto il mondo.
Stiamo parlando delle Cantine Ippolito 1845, e dell’ebbrezza di poterne degustare un calice in compagnia dello stesso Paolo Ippolito, titolare dell’azienda, e di Domenico Pate, Executive Wine Master e Docente della Fondazione Italiana Sommelier, guida di importante caratura nello straordinario mondo sensoriale dei vini.
La prima di 8 incontri, un nuovo format didattico/emozionale relativo al “mondoVino” ideato dalle Cantine Ippolito in collaborazione con la Fondazione Italiana Sommelier. La prima serata si è aperta appunto l’altro ieri, con la serata degustazione dedicata a quattro vini delle Cantine Ippolito1845.
Ottimo il riscontro di pubblico.
Non una classica lezione di impronta tecnico-teorica sul mondo dei vini né un banale apericena, come se ne vedono tanti: una formula ben studiata, in perfetto equilibrio tra il didattico e il ludico, con un percorso di approfondimento ben strutturato su 4 differenti accostamenti wine-food.
“Oggi il vino non è da considerarsi soltanto un alimento, così come avveniva negli anni 60/70, bensì oggi si consuma il vino seguendo un criterio prettamente intellettuale, ricercando nel calice il proprio piacere edonistico“, ha osservato Domenico Pate, in apertura.
“Questi sono per noi momenti molto importanti, in cui si cerca di trasmettere l’arte che contraddistingue il produttore, in una Calabria che finalmente sta provando a recuperare quel ritardo che da sempre registra nei confronti delle altre regione d’Italia -ha detto Paolo Ippolito– Stiamo lavorando molto per cambiare la percezione dei prodotti calabresi nel mondo e penso che siamo sulla buona strada per riuscirci. Ad oggi sono tante le aziende giovani di coltivatori in Calabria, oltre 100, in molti stiamo portando alta l’immagine della nostra regione a livello internazionale, non senza difficoltà. I nostri vini non hanno molto da invidiare a quelli esteri ma dobbiamo lavorare sulla nostra immagine, affrontare costi spropositati e disagi enormi come quello infrastrutturale”, Infine, un appello importante: “Aiutateci bevendo vini calabresi, prodotti e imbottigliati dalla stessa azienda, stando attenti a leggere bene le etichette: tra le 8 e le 15 euro si può bere bene“.
In degustazione, un bianco in apertura, il “Res Dei Cirò D.O.C.” in abbinamento ad un pecorino calabrese fresco e una bruschetta con lardo di Colonnata. A seguire, due rossi ben strutturati e con differenti componenti di “morbidezza”: il “Calabrise Calabria Rosso” abbinato ad un ricco tagliere di salumi, ed il “Liber Pater Cirò D.O.C. Rosso” in abbinamento ai conchiglioni ripieni con caciocavallo silano e guanciale calabrese magro di suino nero.
In conclusione, una bottiglia speciale, quella del “Ripe del Falco Cirò D.O.C. Rosso Classico Superiore Riserva 2007“, in abbinamento ad involtini di noce di suino con fontina e speck, una bottiglia che già nelle sue forme omaggia il fondatore Vincenzo delle Cantine Ippolito, pioniere e visionario, tra i primi imbottigliatori in Italia, a cui i nipoti oggi dedicano, appunto, la migliore riserva.
“Una collaborazione riuscita, quella con la Fondazione Sommelier Calabria, per cui è stato un piacere sposare questa iniziativa -ha detto in conclusione Paolo Ippolito- Speriamo che il territorio possa sensibilizzarsi alle nostre iniziative e partecipare con più assiduità a serate piacevoli e calde come questa“.
Molta la soddisfazione anche per la cordata di giovani imprenditori che hanno voluto coraggiosamente scommettere nel centro storico inaugurando quest’anno “5 Sensi Wine Gallery“: un appuntamento senz’altro da ripetere.
Proseguirà quindi a breve il tour guidato nel mondo dei vini “made in Calabria“, all’insegna di un mantra speciale e condiviso, quello espresso da Paolo Ippolito l’altro ieri: “Il vino non è soltanto un liquido all’interno di una bottiglia, il suo intento non è dissetare. Bere vino è bere un sorso di emozioni“.
Complimenti peccato non esserci stato