Si è tenuto ieri a Rende, presso la Sala De Cardona del Centro Direzionale della BCC Mediocrati il workshop, organizzato dal Club dei Giovani Soci della Banca insieme a Goodwill, dal titolo “Fare impresa si può! Alla ricerca dei nostri sogni e delle best practices”. All’incontro hanno partecipato numerosi giovani che hanno colto l’occasione di conoscere e approfondire strumenti e metodologie utili nella definizione e nella gestione del proprio progetto imprenditoriale. “Crediamo come associazione fatta da giovani e che si rivolge principalmente ad essi – ha detto la presidente del Club Giovani Soci BCC Mediocrati, Angela Altomare- che iniziative di questo tipo offrano degli input per trasformare le proprie idee in progetti innovativi anche attraverso il confronto e la condivisione. Siamo convinti – ha concluso la presidente del Club- che nonostante le criticità del momento, si possa fare impresa rimanendo in Calabria”.
Durante la prima parte dell’incontro sono stati presentati 10 casi aziendali di successo, sottolineandone le best practices. Molta curiosità ha suscitato, poi, l’analisi dei nuovi settori di business come la blu economy, la weconomy e la green economy. Dal punto di vista tecnico si è parlato di come passare dall’idea imprenditoriale alla creazione di una start up e di come procurare le risorse economiche. In particolare, sono state illustrate ai giovani partecipanti non solo le prassi burocratiche da espletare, ma anche le linee guida, ad esempio, per la realizzazione del business plan e gli strumenti finanziari di cui possono dotarsi. Riguardo a questi ultimi, sono stati presentati i diversi programmi di finanziamento offerti dalla BCC Mediocrati ovvero Il Seminatore, Voglio Restare2 e il nuovo strumento di microcredito europeo Cosmo. L’evento si è concluso con una tavola rotonda sui casi di successo made in Calabria alla quale hanno preso parte due start upper calabresi. “L’apertura di una banca del territorio come la BCC Mediocrati – ha affermato Lucia Moretti, presidente di Goodwill- è importante in quanto è un segnale concreto che risponde ai bisogni dei giovani del territorio e contribuisce alla crescita della comunità locale e in particolare delle nuove generazioni”.