Ieri si sarebbe dovuto tenere un consiglio comunale a Cariati. Rimandato per mancanza del numero legale. A fare registrare la loro assenza ingiustificata – a differenza della consigliera Achiropita Paturzi, che non era presente per dimostrati motivi di lavoro, e della consigliera Assunta Scorpiniti, arrivata con pochissimi secondi di ritardo – sono stati i consiglieri di maggioranza del gruppo l’Alternativa Democratica, Maria Cosenza, Pasquale Marino e Franco Milillo, e quelli di minoranza del gruppo Pd La Scelta, Caterina Agazio, Maria Crescente e Pasquale Trento. «Una singolare coincidenza – ha commentato la sindaca Filomena Greco – , soprattutto alla luce della conferenza dei capigruppo che si è tenuta il 21 dicembre scorso, e durante la quale oltre a essere stati analizzati tutti i punti all’ordine del giorno, sono stati concordati anche il giorno e l’ora della prima e della seconda convocazione del Consiglio comunale».
Tra i punti all’ordine del giorno, alcuni necessitano di essere discussi e approvati entro la fine dell’anno. «Se così non fosse – ha spiegato Filomena Greco – a pagarne le conseguenze sarebbero solo Cariati e i suoi cittadini».
La seconda convocazione del Consiglio è prevista per domani, sabato 30 dicembre, alle ore 16:30, al Centro Sociale di Cariati.
«Un appuntamento al quale, mi auguro, tutti i consiglieri saranno presenti – ha detto ancora la Prima cittadina – . Con un unico obiettivo: quello di dimostrarsi responsabili nei confronti della popolazione. Ci sono punti all’ordine del giorno che devono essere approvati entro il 31 dicembre. Se così non sarà, a pagarne le conseguenze saranno in molti: il Comune di Cariati e i suoi abitanti, le famiglie, i lavoratori lsu/lpu. Per questo, auspico che tutti gli assenti mettano in pausa la rincorsa a calcoli di basso profilo politico e “strategici”, evidentissimi nelle ultime ore, e si rechino in Consiglio. Perché credo che sia del tutto sconsiderato pensare di coinvolgere i cittadini di Cariati in strategie politiche vecchie, fatte di calcoli e di poco chiari accordi. Ad ogni modo, che i consiglieri si assumano o meno le proprie responsabilità, subito dopo questo appuntamento istituzionale, sarà necessario aprire una seria riflessione politica sugli avvenimenti degli ultimi tempi e delle ultime ore».
LE SCADENZE. I punti a cui la Sindaca fa riferimento sono contenuti nel documento di convocazione del consiglio comunale.
Il primo riguarda la ratifica della delibera G.C. n. 173 del 14/11/2017, per il quale la Regione ha stanziato dei fondi per i libri di testo e per l’eliminazione delle barriere architettoniche degli edifici privati. La scadenza per la ratifica è fissata entro 60 giorni dalla delibera. Tuttavia, non può superare il termine del 31 dicembre 2017.
Il secondo punto riguarda la presa d’atto del bilancio consolidato. In questo caso, se non si procedesse all’approvazione, potrebbero pagarne le conseguenze i lavoratori lsu/lpu, che rischierebbero di non vedere rinnovato il proprio contratto.
Ancora, c’è da discutere e approvare la nomina dei Revisore Unico dei Conti, del 22 dicembre scorso. Il Prefetto ha chiesto formalmente al Comune che si proceda con il via libera il prima possibile. Per questo, è stata scelta la prima riunione di consiglio utile.
Il quinto punto è relativo alla approvazione della bozza di convenzione finalizzata a disciplinare i rapporti tra Comuni concedenti e stazione appaltante già individuata con delibera di giunta municipale del 2015 nella Provincia di Cosenza per l’affidamento del servizio gas e metano sul territorio. La mancata approvazione entro quest’anno potrebbe portare alla nomina di un commissario ad acta. Una leggerezza che si tradurrebbe in ulteriori costi per il Comune.
Infine, la rettifica della delibera di CC relativa al cofinanziamento della Regione Calabria per la microzonazione sismica: se non approvata potrebbe comportare la perdita dell’ulteriore cofinanziamento previsto dalla Regione.
LA RIFLESSIONE. «Voglio puntualizzare una cosa però – ha concluso infine la Sindaca – . Come ho già avuto modo di dire, non sono affatto interessata a governare questa città a ogni costo. Ma solo se ci sono le condizioni per amministrare nella legalità e nella trasparenza, nonché nell’esclusivo interesse dei cittadini, come è avvenuto finora. Non possiamo e non vogliamo in alcun modo tradire il programma in base al quale una larghissima parte degli elettori ci ha votato. Qui non c’è da scendere da nessun piedistallo. Sembra, piuttosto, che qualcuno chieda con una certa evidenza di scendere a compromessi. Ma il mandato che mi è stato affidato ha come base imprescindibile un principio: il superamento di logiche viziate, di inutili giochi di potere, di basse strategie che hanno messo in ginocchio in passato un’intera popolazione. Una popolazione che in massa un anno e mezzo fa si è ribellata allo scopo di avere un futuro migliore, non solo per i singoli cittadini ma per l’intera città».