Italia fuori dai prossimi Mondiali: questa è la notizia che fa più male a noi italiani, appassionati di calcio e cresciuti con la maglia azzurra nel cuore. Nonostante ciò, il torneo che si giocherà in Russia nel corso della prossima stagione estiva, propone notevoli spunti e tante squadre determinate ad arrivare fino in fondo.
Le qualificazioni hanno già detto molto, delineando quali sono le nazionali più accreditate per la vittoria finale e quelle invece che potrebbero rappresentare le rivelazioni della competizione.
Dal Sudamerica le solite Argentina e Brasile si propongono come serie candidate al titolo mondiale, con i verdeoro che hanno dominato il proprio girone di appartenenza nel corso delle qualificazioni.
In Europa le habitué dei Mondiali sono Germania, Francia e Spagna, assolute favorite per alzare la Coppa del Mondo a Mosca il 15 luglio 2018. Mentre le sorprese degli altri continenti potrebbero essere Nigeria per l’Africa, Colombia per il Sudamerica e Messico per l’America centrale.
Ricordiamo che la manifestazione prenderà il via in terra russa il prossimo 14 giugno, con le prime partite dei gironi che si disputeranno fino al 28 giugno: le squadre qualificate sono 32, distribuite in 8 gruppi da 4 formazioni l’uno. Accederanno alla fase con gare ad eliminazione diretta la prima e la seconda di ogni raggruppamento, che si sfideranno a partire dal 30 giugno negli ottavi di finale, poi nei quarti, semifinali, fino a giungere alla finale di Mosca.
La tv che ha acquisito i diritti di trasmissione dell’intera manifestazione è Sky Italia, che offrirà tutti i 64 match da disputare negli stadi russi. Per scoprire curiosità e ultime notizie sulla competizione, potete accedere al sito web di SNAI: leggete gli approfondimenti sui Mondiali 2018 nella sezione dedicata, con informazioni specifiche sui nuovi stadi costruiti per l’occasione, sul pallone ufficiale, sui giocatori, le nazionali partecipanti e sulla storia dei Mondiali dal 1930 ai giorni nostri.
Favorite e possibili rivelazioni del torneo
In Russia arriveranno squadre da tutti gli angoli del mondo, che cercheranno di dare il massimo per rappresentare la propria nazione al meglio. Per alcune compagini la stessa partecipazione al torneo è già un risultato eccezionale; per altre, al contrario, è ormai una routine e puntano dritte alla vittoria finale.
È il caso della Germania di Loëw, detentrice del titolo dopo il trionfo a Brasile 2014, che si ripresenta sempre forte e competitiva, ma con alcune novità. Oltre al classico impianto degli ultimi anni, formato da campioni come Neuer, Boateng, Kroos, Khedira e Muller, sono cresciuti giovani talenti molto interessanti come il difensore Rudiger, il centrocampista Goretzka e l’attaccante Werner, decisi a contribuire ai nuovi successi della nazionale tedesca.
Altra formazione da citare è la Francia di Deschamps, piena di talenti esplosi negli ultimi due anni, oltre ai soliti Varane, Pogba e Griezmann, che già da tempo si fanno ammirare in tutte le competizioni a cui prendono parte. Le nuove stelle del calcio transalpino sono il difensore blaugrana Umtiti, in mezzo al campo il centrocampista del Bayern Monaco Tolisso e quello del PSG Rabiot, mentre in attacco figurano Coman, Martial e il fenomenale Mbappé, acquistato dal PSG la scorsa estate e già punto fermo del reparto offensivo.
La Spagna è sempre la solita incredibile fucina di talenti: oltre ai soliti Piqué, Ramos, Busquets, Iniesta e Silva, si stanno affermando definitivamente anche i madridisti Isco e Asensio, nonché il nuovo centravanti del Chelsea Alvaro Morata.
Le nazionali sudamericane sono spesso protagoniste dei campionati mondiali, per via del loro gioco tecnico e spumeggiante e la loro capacità di fare gruppo.
Il Brasile, che ha stradominato il girone di qualificazione, sembra aver ritrovato la fiducia giusta dopo il disastroso Mondiale casalingo del 2014 in cui ha subito la sconfitta più pesante di sempre in questa competizione, il 7-1 dalla Germania. I verdeoro ripartono dal campione Neymar e dai suoi compagni del reparto offensivo Coutinho, Gabriel Jesus e Willian; ma la fase difensiva ha trovato nuove certezze, con la presenza di Casemiro come mediano e dei centrali di altissimo livello David Luiz e Miranda; i terzini Marcelo e Dani Alves assicurano una spinta continua sulle fasce e tanta qualità nei rifornimenti agli attaccanti.
L’Argentina punta sul suo capitano Lionel Messi e sui talenti straordinari che popolano il suo organico: Di Maria, Icardi e Dybala sono solo alcune delle stelle a disposizione del tecnico Sanpaoli, chiamato a formare un gruppo unito e a dare un gioco di squadra all’Albiceleste.
Sempre dal Sudamerica, la Colombia potrebbe essere una delle rivelazioni, vista la quantità di giocatori di alto livello convocati dal ct Pekerman. Se la difesa non appare di certo impenetrabile, con calciatori discreti come Murillo e Zapata, centrocampo e attacco offrono numerose alternative. I leader James Rodriguez e Juan Cuadrado sono in buona compagnia: Cardona a centrocampo e Falcao, Bacca e Muriel in avanti danno certezze all’allenatore e tanta speranza ai tifosi colombiani.
Anche il Messico potrebbe essere una delle outsider, con il suo gioco sempre propositivo e organizzato, con buone qualità tecniche e nuovi talenti sbocciati negli ultimi tempi. Oltre ai noti Chicharito Hernandez e Hector Herrera, sta crescendo molto l’esterno offensivo del PSV Lozano, che ha anche regalato al suo paese la qualificazione ai Mondiali russi con il suo gol contro il Panama.
Un’altra sorpresa potrebbe arrivare dall’Africa, con la Nigeria allenata dal tecnico tedesco Gernot Rohr. Dopo le straordinarie prestazioni nei tornei degli anni ’90, la nazionale nigeriana ha avuto molti alti e bassi: in questo momento sembra forse la più competitiva tra le compagini africane partecipanti al torneo. La spina dorsale della squadra è formata dal difensore centrale Omeruo, dal mediano ex Chelsea Obi Mikel e dalla punta Ighalo. Ma si sono messi in mostra anche alcuni giovani dalle prospettive interessanti come Iwobi dell’Arsenal e Iheanacho del Manchester City, senza dimenticare i più esperti esterni offensivi Musa e Moses.