Portare a conoscenza del lettore comune la vicenda Gestione Servizi è poca cosa. Ormai non fa più scalpore, più notizia. Correva l’anno 2014 quando entrò in vigore la riforma devastante delle province voluta dal governo Renzi, ideata progettata dal suo fautore il mago On. Graziano Delrio, per fare uscire la colomba dal cilindro. Un riordino che prevedeva la cancellazione delle province dalla carta costituzionale, bocciato poi con il referendum del 04/Dicembre 2016. Riordino che ha distrutto i territori: le strade provinciali sono diventate un colabrodo senza nessuna manutenzione, mettendo a rischio l’incolumità del cittadino. Per non parlare di centinaia di istituti superiori lasciati allo sconforto, all’abbandono totale, mettendo a rischio gli stessi studenti. Questo grazie ad una legge fatta male,fatta in fretta e secondo me senza una oculata cognizione di quello che si voleva fare e che poteva succedere. Riordino che ha tolto la sovranità al popolo, cioè gli è stato tolto il diritto al voto, in quanto ad eleggere i presidenti di province sono i consiglieri comunali. La cosa ancora più grave è che, dopo la bocciatura del referendum da parte dei cittadini italiani le Province sono lasciate agonizzanti in attesa della peggiore sorte la morte.” Le Province come i Comuni, le Regioni, sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione” (art. 114 della costituzione). Non mi prolungo su altro, il danno causato è sotto gli occhi di tutti. Ritorno al problema locale ” GESTIONE SERVIZI “,società in house 100% proprietà Provincia di Crotone dove svolgeva servizi di primaria importanza come manutenzione strade, manutenzione scuole ed altro ,come la legge prevede. Società che occupa circa 70 unità lavorative, dove oggi vanta un esubero di personale oltre il 50%( informativa data dagli organi preposti), come se gli esuberi li abbiano prodotti gli stessi lavoratori non percependo fra l’altro (situazione poco civile e poco democratica, non più sostenibile), stipendi da Giugno 2016. Società che nel 2014 viene messa in liquidazione non essendo stata possibile più la ricapitalizzazione, motivo debito elevato della stessa. Da allora inizia il calvario senza precedenti dei lavoratori, che senza avere nessuna responsabilità vengono ignorati ed abbandonati. Una vertenza che è stata presa alla leggera e senza impegno dalla politica, unico organo preposto alla risoluzione del problema . Non capisco il perché dipendenti di una società pubblica che svolgono servizi pubblici è figli della stessa Provincia, non vengono trattati come tali. Gli unici in questa vertenza che si sono comportati da signori, da persone civili, è senza mai intralciare il lavoro di chi in questo territorio è chiamato quotidianamente a mantenere l’ordine, sono stati gli stessi lavoratori. Purtroppo questo non è servito a nulla. Silenzio assordante di tutti i sindaci, come a fare intendere i problemi sono vostri non li abbiamo creati noi. D’altronde è cosi, non si sono mai interessati della vicenda GESTIONE SERVIZI, essere amministratori significa anche essere sensibili e vicini ai problemi. Se manca questo principio, consentitemelo dire!!! Consegnate le fasce tricolori al governo della Provincia. “QUESTA E’ LA SCONFITTA DELLE ISTITUZIONI” Non si possono tenere settanta padri di famiglia in queste condizioni , in un territorio con la più alta densità di disoccupazione. Papa Francesco dice: il lavoro “ci unge di dignità”. Loro ce l’hanno levata!!!!!!. La deputazione parlamentare italiana, è oggetto di discussione per i loro vitalizi (pensioni d’oro). A loro volta replica che sono diritti acquisiti e non si toccano. E’ dopo quindici anni di lavoro svolto alle dipendenze della Provincia di Crotone, svolgendo servizi di primaria importanza, non sono diritti acquisiti da questi sventurati lavoratori? L’italia è divisa in due categorie: Protetta: a tutela della politica. Abbandonata: tutti gli altri che non hanno un santo in paradiso. Appello al Presidente Parrilla: Presidente caro , l’azienda non ha versato le cessioni del quinto dello stipendio dei dipendenti. Ancora più grave per sei sette mensilità di più di meno sono state trattenute dalle buste paga dei lavoratori come dovuto le somme spettanti, senza però essere versate alle finanziarie. (Appropriazione indebita) Le finanziarie a sua volta stanno ricorrendo chiedendo le somme non versate e l’intero finanziamento residuo, direttamente ai dipendenti tramite decreto ingiuntivo cosi come è stato notificato allo scrivente. L’azienda non è chiusa ed i dipendenti risultano essere assunti. Le province italiane hanno quasi tutte le loro partecipate. Però l’unica che si trova allo sfascio al collasso, è quella della provincia di Crotone. Il perché, malgoverno o qualcos’altro? Presidente Oliverio si faccia carico del problema Gestione Servizi, visto che il ministro Madia con suo decreto sulle partecipate, demanda alle regioni di competenza esubero personale e quant’altro. Le famiglie sono alla fame alla disperazione, stanno perdendo casa e quant’altro in loro possesso fino a quando qualcuno preso dalla forte disperazione commetta qualcosa di brutto. Tanto per la politica non esiste ne rimorso di coscienza, ne niente. Tutto questo non è giusto, non è umano, non è civile, non è corretto, è solo una vergogna. Fermate subito questo STERMINIO!!! E’ arrivato il momento di mettere nero su bianco e se ci sono responsabilità che uscissero fuori. Non è giusto che ha pagare è sempre “PANTALONE”. Un po’ di rispetto, di umanità, verso chi non c’entra nulla. E’ normale che settanta padri di famiglia vengono abbandonati cosi? Un’azienda che non produce profitti, non svolge nessun servizio, non contribuisce all’aumento del presunto debito della stessa? DATE FINE A QUESTA INFINITA VERTENZA.