Voglia di vincere: fra psicologia e gaming, quanto influenza la nostra realtà?
Molti la chiamano “Sindrome del Primo”, altri preferiscono il termine “Nikefobia”: pur essendo due condizioni molto diverse, entrambe rappresentano la faccia della medesima medaglia. Questo perché l’aspirazione alla vittoria, ogni giorno che passa, modifica le nostre vite. Così come la paura di ciò che viene dopo la vittoria: ovvero la fobia della mancata riconferma. Sono vere e proprie patologie mentali che animano molti individui della società moderna: soprattutto i Millennials, nati per essere competitivi in un periodo in cui la crisi abbassa di molto ogni chance. Eppure, c’è chi la competizione la vive in modo più leggero anche nel settore del gaming.
Voglia di vincere: spesso è l’unica soluzione
Oggi la società ci impone di emergere e di primeggiare sugli altri, ad ogni costo: in un mondo enormemente globalizzato, per non essere la classica “goccia nel mare” dobbiamo spiccare. A tutti i costi, senza guardare in faccia a nessuno. Ma la Sindrome del Primo è spesso una lotta contro i mulini a vento, una corsa fatta su noi stessi: è voglia di infrangere i propri limiti, ma anche paura che qualcuno possa anticiparci e farcela laddove noi non siamo arrivati. Questa è una duplice tendenza che modifica il nostro approccio con il mondo: sempre più foriero di stress, di problemi psicologici, di falsa autostima. È un atteggiamento mentale che non concede pause né fallimenti: e quando vinciamo, non siamo comunque appagati di ciò che abbiamo fatto. Il che è malsano.
Primeggiare sugli altri nel gaming
Questa bolla della competitività si è trasferita anche nel settore del gaming. Qualsiasi gioco, sia esso contro un bot o contro un avversario reale, viene affrontato per primeggiare a tutti i costi. È una regola che ammette poche eccezioni, dai ragazzini agli adulti, che amano mettersi in gioco nei videogames di guerra e nei casinò online. Ma questo è un settore diverso, “innocente”, dove anche il desiderio di primeggiare trova una sua componente ludica e spensierata, ma comunque importante. Non a caso su Internet sono nate diverse guide per imparare i trucchi e i tecniche per vincere: esistono addirittura guide sulle migliori strategie per la roulette, un gioco principalmente casuale, in cui però i giocatori più esperti sono riusciti a decifrare delle tecniche per aumentare le vincite. Anche in giochi casuali come questi, quindi, la competitività è importante e la voglia di vincere è tanta.
Nikefobia: la paura prima della vittoria
Poco sopra parlavamo del mancato appagamento dopo le vittorie: quando si raggiunge un risultato, la voglia di vincere nuovamente non consente di goderselo. Ma c’è anche chi vuole vincere ma al tempo stesso ha paura di farlo: teme eccessivamente i fallimenti, o quella felicità che proverebbe nel vincere per la prima volta. È la nikefobia, una vera e propria patologia psichiatrica che blocca un individuo e gli impedisce letteralmente di fare dei passi in avanti. Da ciò si capisce quanto la voglia di vincere, o la sua paura, possano alterare l’esistenza degli individui e portare a conseguenze molto limitanti.