Si è tenuto l’incontro con il dott. Renato Cortese, Questore di Palermo, la dott.ssa Cosima Di Stani, Prefetto di Crotone, la dott.ssa Rosanna Barbieri, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale sul tema della legalità.
Dopo i saluti della Dott.ssa Antonietta Ferrazzo, dirigente dell’Istituto, i saluti e i ringraziamenti da parte del Sindaco, il Dott. Salvatore Lucio Giordano, si è aperto l’evento “Cultura e cittadinanza attiva: il ruolo della scuola nell’educazione alla legalità”. A prendere la parola sono stati i Borrelliani, i quali hanno spiegato le tematiche su cui è stato basato l’incontro. Tra gli applausi, seduto al tavolo dei relatori, il Questore Cortese prende la parola. Emozionato di essere tornato nella sua vecchia scuola, ma soprattutto di essere tornato a casa sua, ha spiegato il perché è così importante che la legalità sia assimilata al meglio dai giovani, facendo riferimento alla sua più grande “impresa”, ovvero l’arresto del boss mafioso Bernardo Provenzano. Parlando di mafia, dei massacri e della crudeltà a questa collegati, il Dott. Cortese ha descritto a grandi linee il quadro dello stato politico-sociale in cui si trova il nostro Paese.
La parola passa poi a S. E. il Prefetto di Crotone, la Dott.ssa Di Stani la quale, dopo aver lodato gli alunni per il loro lavoro, ha presentato, molto chiaramente, la situazione in cui si trova attualmente il territorio crotonese e calabrese in generale, dove la mafia si estende sempre di più giorno dopo giorno, occupando anche luoghi sacri legati alla Chiesa. Ha dichiarato, inoltre, che i giovani hanno in mano il futuro “lo possono distruggere, entrando nei circoli criminali o lo possono salvare, dichiarando battaglia alla mafia”.
Infine, il testimone è passato alla Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, la Dott.ssa Barbieri, che dopo aver espresso la sua gratitudine verso le forze dell’ordine, ha spiegato l’importanza dell’educazione alla legalità nelle famiglie e nelle scuole.
Gli studenti del Borrelli hanno animato il dibattito con interventi, domande e riflessioni legate anche al tema della legalità vissuto nella loro quotidianità come la viabilità, il diritto allo studio e la dispersione scolastica. Quando le Istituzioni incontrano la Scuola l’obiettivo è quello di offrire ai ragazzi modelli positivi di comportamento, questo l’intento dell’incontro al Borrelli che è stato assolto pienamente.
Elisa Parente