Il giornalista de “Il Crotonese” Gianni LeRose, corrispondente da Strongoli, ha ricevuto una busta bianca contenente un messaggio di morte. Nelle ultime settimane il cronista de il Crotonese si è occupato prevalentemente della vicenda della discarica che un gruppo imprenditoriale vorrebbe realizzare nella cittadina e ha dato voce alle proteste dei tanti abitanti della zona che, peraltro, si sono costituiti in comitato. La stessa amministrazione comunale di Strongoli ha espresso contrarietà all’insediamento industriale. Ed è proprio alla discarica che il messaggio anonimo fa riferimento nella missiva inoltrata a Lerose. L’episodio è stato prontamente denunciato ai Carabinieri.
Solidarietà dalla nostra Redazione al collega Gianni Lerose.
Confcooperative Calabria
Come Confederazione regionale riteniamo inaccettabili ed intollerabili le minacce a Giovanni Lerose e indirettamente a Il Crotonese. L’opera di sensibilizzazione e informazione svolta dal giornalista e dalla sua testata, nonché le inchieste portate avanti, sono da considerarsi assolutamente encomiabili così come del resto quella di altri media regionali.
La Calabria ha bisogno di un’informazione, forte, autorevole e autonoma e per tali ragioni
abbiamo sempre scelto di sostenere e stare al fianco delle cooperative di giornalisti che sempre più spesso, in un contesto difficile, svolgono in modo libero il diritto di cronaca.
Pertanto, manifestiamo la nostra vicinanza alla cooperativa che anima il Crotonese, al cronista Lerose e con esso a tutti i giornalisti che ogni giorno subiscono intimidazione e minacce.
Ilario sorgiovanni, Andrea Correggia – M5S Crotone
‘La Calabria è una regione in cui chi dice la verità e dà voce alle ingiustizie viene spesso emarginato dalla società e minacciato dalla ‘ndrangheta.
Giovanni Le Rose sono io, sei tu, siamo tutti noi ed è per questo che insieme dobbiamo alzare la testa e con dignità e coraggio far sentire la nostra voce ‘.
È con queste parole che i consiglieri del Movimento 5 Stelle di Crotone, Ilario Sorgiovanni ed Andrea Correggia, esprimono la loro vicinanza al giornalista corrispondente da Strongoli per la testata ‘Il Crotonese’.
Giovanni – continuano Ilario e Andrea – svolge un lavoro certosino e di libera informazione che a questa terra serve come il pane e nessuno può pensare di zittire il popolo e di violare la libertà di stampa e di espressione, tutelata dalla nostra Costituzione, con atti vili che minacciano di morte non solo Giovanni, ma anche tutti quei cittadini che hanno deciso di lottare per il proprio territorio, convogliando le proprie forze in un comitato.
Il Movimento 5 Stelle si associa alla battaglia di civiltà che i cittadini di Strongoli hanno deciso di intraprendere per la salvaguardia ambientale del loro territorio e invita tutti a non mollare.
Continuare a lottare per impedire la costruzione della discarica per il riciclaggio dei rifiuti è l’unica vera risposta che possiamo dare a chi pensa di metterci il bavaglio!
Il Comitato per la Salvaguardia del Territorio di Strongoli esprime solidarietà e sdegno per il grave atto intimidatorio che ha colpito il giornalista Giovanni Lerose, corrispondente de Il Crotonese, minacciato di morte insieme a tutti i componenti del Comitato per aver esercitato l’inviolabile diritto alla libertà di opinione e di espressione.
Informarsi, capire ed informare, principi base della libertà di stampa, sono sempre stati i valori a cui si è ispirata l’attività svolta dal giornalista Giovanni Lerose e dal Comitato nato per contrastare l’insediamento nel territorio di Strongoli dell’ormai nota “Cittadella del Recupero”, comprendente una serie di impianti di trattamento dei rifiuti e una discarica.
Riteniamo, pertanto, il gesto intimidatorio un grave atto, inaccettabile e deplorevole, volto a limitare o, addirittura, impedire la libertà di fare corretta informazione in merito ad un progetto particolarmente sensibile per il territorio di Strongoli, ma anche la riprova di aver centrato bene i nostri obiettivi e di aver svolto un buon lavoro contro qualcosa che oggi più che mai possa essere definito “torbido” e pericoloso.
Alla luce di ciò ci sentiamo di proseguire nelle attività del Comitato, continueremo con coerenza ad informare e vigilare per la salvaguardia del territorio e dell’ambiente, auspicando maggiore trasparenza e collaborazione da parte degli Amministratori, delegati, prioritariamente, alla tutela della salute dei cittadini.
A tal riguardo il Comitato annuncia che sarà presente, il giorno 23 Settembre alle ore 11, alla riunione del Consiglio Comunale di Strongoli tra i cui argomenti all’ordine del giorno compare la “discussione preliminare in merito alla proposta di realizzazione della cittadella dei rifiuti” ed invita a partecipare, non solo la stampa, che qualcuno vorrebbe vedere imbavagliata, ma anche la cittadinanza attiva e capace di reagire in un legittimo e doveroso esercizio di democrazia e partecipazione.
Il Circolo del PD di Strongoli, esprime sostegno e vicinanza al corrispondente de “ il Crotonese” e nostro compaesano Giovanni Lerose, per le minacce subite. Si tratta di un gesto grave, che va condannato, senza mezzi termini. Siamo certi che nonostante l’accaduto Gianni, continuerà a garantire un’informazione imparziale, con coraggio e libero da qualsiasi condizionamento
CGIL CISL UIL Crotone al fianco al giornalista Gianni Le Rose
Noi stiamo con Gianni Le Rose e con tutti i giornalisti coraggiosi e indipendenti minacciati.
E’ inammissibile ed inconcepibile che nel nostro paese si possa impunemente minacciare di morte un giornalista.
E’ un fatto incontrovertibile che la criminalità tema l’informazione almeno quanto l’azione delle forze dell’ordine e della magistratura, anche perché a volte la stampa arriva prima, sono infatti alcune inchieste giornalistiche ad accendere i riflettori su alcuni scandali e a diventare la base per le successive indagini
A Gianni va il sostegno morale e la solidarietà di tutti noi.
Condanniamo, quindi, il gesto consumato ai suoi danni, ancora più perché crediamo nella forza e nella professionalità di tanti altri giornalisti che, come Lui, ogni giorno, anche in silenzio, svolgono il proprio lavoro con abnegazione e serietà. Senza paura. Senza timori di sorta. Armati di penna e taccuino, nel tentativo di informare senza filtri e senza pregiudizi.
Davide Dionesalvi, Portavoce Comitato “Mediterraneo Possibile” Crotone
L’atto di tenere la testa alta contro chi ci vorrebbe tutti schiavi, oggi è un gesto di coraggio ancor prima che di dignità.
Per questo noi del Comitato “Mediterraneo Possibile” di Crotone ci sentiamo vicini a Giovanni Le Rose, corrispondente del Crotonese, per il grave atto intimidatorio volto a condizionare il suo operato. Ci uniamo alla manifestazione collettiva di solidarietà che vuole rispondere alle ragioni della forza con la forza della ragione. Vogliamo far presente agli oscuri emissari che hanno sbagliato l’indirizzo della loro corrispondenza: i veri destinatari di questi atti non sono la singola persona ma le regole democratiche stesse che sorreggono il nostro vivere civile, siamo destinatari tutti noi che crediamo nella democrazia e passiamo vite intere nel rispetto delle regole comuni. Il nostro territorio sta attraversando una fase sociale molto particolare, in cui il peso delle scelte grava sul futuro stesso dei cittadini, della loro salute e dell’ambiente in cui vivono. E solo attraverso un continuo e persistente servizio di informazione si possono trasmettere idee ed opinioni che permettono scelte giuste e ponderate. È evidente che qualcuno ha un chiaro interesse a rompere questa catena di conoscenza, per non avere oppositori scomodi e lavorare sui propri oscuri interessi.
Se ancora non ne fossimo al corrente, ora sappiamo tutti, dopo quello che è accaduto, che il lavoro di Le Rose e del comitato contro la discarica di Strongoli va nella giusta direzione. Ora ne abbiamo anche le prove.
Il Vice Sindaco del Comune di Strongoli, Simona Mancuso
Esprimo piena e incondizionata solidarietà al giornalista e amico Gianni LeRose per il VIGLIACCO gesto intimidatorio compiuto nei suoi confronti e di quello del comitato tutto, esortandoli a continuare ad impegnarsi nel sociale e nelle attività di tutela dell’ambiente e del territorio. Una lettera anonima oculatamente imbustata, presenta una lacuna del dibattito economico-sociale e l’atto intimidatorio è il tipico mezzo di destabilizzazione di chi, avendo paura del confronto, minaccia nascondendosi. Apprezzando l’operato giornalistico di Giovanni e l’impegno che il comitato per la tutela dell’ambiente nell’interesse collettivo sta svolgendo, colgo l’occasione per esortarli ad andare avanti rivolgendo anche un pensiero alla famiglia del giornalista che in questo momento sta vivendo inevitabili momenti di tensione.
Il Sindaco di Crotone, Ugo Pugliese
Esprimo la personale vicinanza, della Giunta e dell’Amministrazione Comunale al corrispondente de “Il Crotonese” Giovanni LeRose fatto oggetto di vili minacce.
Non è accettabile che un giornalista venga minacciato di morte quando, con impegno e professionalità, si propone esclusivamente il dovere di spiegare, di informare, di comunicare.
Condanno questo gesto vigliacco teso ad intimorire chi ama il proprio lavoro e la verità.
Auspicando che i responsabili di questo odioso gesto siano individuati al più presto rinnovo la più sentita solidarietà al giornalista ed a tutta la redazione de “Il Crotonese”, esortandolo ad andare avanti nella sua professione al servizio della comunità e dell’informazione.
L’On. Paolo Parentela (M5s)
«Esprimo solidarietà al giornalista de’Il Crotonese’ Giovanni LeRose, che sta seguendo da vicino le vicende connesse al progetto dell’impianto di rifiuti di Strongoli (Kr) e che ha ricevuto minacce di morte da parte di anonimi». Lo afferma in una nota il deputato M5s Paolo Parentela, che aggiunge: «Le minacce a Le Rose ed ai componenti del comitato nato per contrastare la costruzione dell’impianto, sono un’ennesima prova di quanto la malavita organizzata sia interessata alle sorti della gestione dei rifiuti in Calabria. La speranza è che i cittadini del comitato e Giovanni Le Rose non si facciano intimidire da questi vigliacchi e proseguano senza sosta la loro battaglia. La Calabria ha bisogno di esempi di coraggio e legalità per riscattarsi».
«Questa grave vicenda – conclude Parentela – getta altre ombre sulla bontà del progetto criticato dal comitato e dalle associazioni agricole, che si stanno battendo nel difendere a spada tratta il territorio di Strongoli».
Io sono Giovanni Le Rose