“Ho la speranzosa convinzione che la mia poesia dia lustro a Perticaro per i secoli a venire e che il mio nome resti tutt’uno con la mia cara Perticaro di Umbriatico”.
Questo il desiderio espresso a conclusione di un lungo racconto emozionante ed emozionato, profuso da Enzo Nigro “cinematografaro”, come lui stesso ama definirsi, durante un suggestivo “salotto letterario” organizzato nel giardino di casa dalla scrittrice e poetessa, Francesca Gallello, venerdì sera a Cirò Marina. In un’atmosfera calda e accogliente, curata scenograficamente da Alfonso Calabretta, alla presenza del Sindaco di Umbriatico, Pasquale Abenante, che di recente ha insignito del premio “Umbriaticensis” il cinematografaro e poeta, Enzo Nigro, durante lo svolgimento dell’evento che si è tenuto nel borgo di Umbriatico nel mese di agosto scorso.
Per una sera, quindi, la storia e cultura di Umbriatico, si sono “trasferite” a Cirò Marina dove hanno trovato ascolto e attenzione da parte degli ospiti, curiosi, appassionati di poesia, cultura, arte, che si sono lasciati catturare dalla verve di Nigro, dall’affabile accoglienza di Francesca Gallello che ha trattenuto gli ospiti, prima di cedere la parola a Nigro, con alcune sue poesie recitate rigidamente e appassionatamente in vernacolo.
E mentre Enzo Nigro, che nella sua lunga carriera cinematografica ha incontrato i più grandi registi ed attori che hanno fatto la storia del Cinema Italiano, Vittorio De Sica, Sophia Loren, Edoardo De Filippo, solo per citarne alcuni, snocciolava aneddoti, raccontava episodi, le gioie e le delusioni di una lunga carriera che oggi a 84 anni di età, vede e narra con emozionante partecipazione, tanto da tenere incollati alle sedie tutti i presenti, i pensieri dei presenti, inevitabilmente, percorrevano i luoghi della sua carriera al fianco ai grandi del cinema, ma, contemporaneamente, in una sorta di percorso emozionale, tornavano nei luoghi della sua amata Perticaro, riportando alla memoria persone Umbriaticesi e Perticaresi, tempi intessuti “della meravigliosa cultura analfabeta dei contadini, degli artigiani, dei paesani di allora” come ha più volte detto un emozionato Enzo Nigro, affermando ancora, con un pizzico di tristezza “che oggi tutto è cambiato e che “quella cultura che ha rappresentato l’humus dal quale prendeva linfa la cultura dotta, letteraria e poetica di coloro che sono diventati grandi, oggi non c’è più”.
E proprio per questo, ringraziando il Sindaco Pasquale Abenante, Alfonso Calabretta e Francesca Gallello, si è detto orgoglioso del premio ricevuto dalla sua città natale che è il più “caro” dei tanti altri avuti durante la sua lunga carriera e che oggi, se pur da 33 anni residente a Roma,ha il cuore e tra l’ispirazione poetica dal suo amato borgo natio, Umbriatico.
Una serata “poeticamente” intensa che non poteva trovare migliore conclusione che davanti ad un ricco buffet tipico locale offerto dagli amabili e coinvolgenti padroni di casa, Francesca e Gennaro, che ha dato il là ad un coinvolgente momento musicale con l’apporto di due eccellenze del comprensorio: gli oramai famosi cirotani “Carboidrati” e il Petilino, Santino Cardamone, reduce quest’ultimo dalla sua esibizione nel 2015 a X factor che a turno hanno suonato, cantato, fatto godere la conclusione di una serata oltremodo emozionante. Semplicemente unici nel loro genere, nella loro umanità e solidarietà, sono riusciti con testi in vernacolo e non solo, a far trasparire l’amore per la terra di Calabria, per i Calabresi, riscaldando gli animi dei presenti ma, crediamo, anche di chi li potrà ascoltare.
Conosco Enzo Nigro. Ascoltare le sue poesie dette da lui è esaltante : una goduria !.
Vorrei precisare : Egli risieda a Roma dal lontano 1959 , vale a dire da circa 60 anni e non da 33 .