Il mio Partito non si è mai prestato a strumentalizzare disumanamente detta questione allo scopo di trarne vantaggi dal punto di vista elettorale, come finora hanno fatto e continuano vergognosamente a fare il partito di Salvini, di Meloni, il M5S e le forze conservatrici di centro destra anch’esse molto attente ad assecondare gli umori e gli istinti della gente portata a ragionare più con la pancia che con la ragione, per il timore, molto sentito in questo periodo di continuamente perdurante campagna elettorale, di perdere qualche voto.
Per il PD, e non certo da ieri, si devono mettere in primo piano i diritti della persona umana, il che non vuol dire che il nostro Paese deve restarsene inerme ed impotente di fronte alle manifestazioni di egoismo o, sarebbe meglio chiamarlo, menefreghismo degli Organismi europei. L’Italia non può certo trasformarsi in un unico campo di accoglienza dell’intera Europa.
Bene sta facendo il ministro Minniti, che è riuscito finalmente a ridimensionare drasticamente i flussi migratori provenienti dal territorio libico.
Per evitare flussi spesso mortali nel Mediterraneo, occorre adottare un diverso approccio, basato sul lavoro con le autorità libiche, per giungere ad un migliore controllo del loro territorio, migliorare la situazione dei migranti, per assistere quelli irregolari bloccati che vogliono tornare verso le loro case e per aprire strade legali verso l’Europa attraverso i reinsediamenti, per quanti necessitino della protezione internazionale.
Ben vengano gli Hot spot, se rappresentano un efficace strumento per esaminare più accuratamente le domande di asilo dei migranti e per sveltire e ottimizzare le procedure d’identificazione. Gli aspetti positivi dell’esperienza fatta in questo campo così difficile e delicato e che va depurata da tutti i limiti fin qui evidenziati devono servire a migliorare la situazione, così da togliere ogni facile alibi a quei Paesi europei che si rifiutano a tutt’oggi di accogliere le quote di rifugiati ad essi spettanti, proprio con la scusa dell’inadeguatezza dei controlli che vengono effettuati sui flussi in arrivo sulle coste e nei porti del nostro Paese e della Grecia.