Si è tenuta nei giorni scorsi nel centro storico di Cariati la seconda edizione della Festa degli emigranti. Organizzato dal Comune di Cariati, dall’associazione Radici sezione di Cariati e dall’associazione Cariatesi a Milano, coordinati dall’agenzia Jureka, l’evento aveva lo scopo di rendere omaggio a quelle persone che sono partite da Cariati per vari motivi e hanno avuto successo altrove.
«Troppo spesso ci dimentichiamo che siamo stati e purtroppo continuiamo a essere un popolo di emigranti – ha detto la sindaca Filomena Greco – . Eppure, i nostri concittadini che sono partiti e ora lavorano e abitano altrove continuano a rimanere fortemente legati alla loro terra. Che non ha mai smesso di accoglierli al loro ritorno. Ognuno di loro è un ambasciatore di Cariati nel mondo, perché porta la nostra città nel cuore e la fa conoscere a chi altrimenti forse non la conoscerebbe mai. Per questo, abbiamo creduto che fosse giusto organizzare un evento per ringraziarli. Un evento capace di riunire, creare rete, fare incontrare storie e persone».
I PREMIATI. Nel corso della Festa, sono stati consegnati i cinque Premi Ambasciatori di Cariati nel Mondo. In particolare al magistrato Pietro Abbritti, per la categoria Giustizia e Libertà. Al regista e scenografo, che in passato ha collaborato con Fellini, Gianfilippo Ascione, per la categoria Comunicazione. Al famoso otorinolaringoiatra Gaetano Cosentino, per la categoria Scienza e medicina. Al pilota di Formula 2, entrato a 15 anni nel team Ferrari, Antonio Fuoco, per la categoria Sport. E al noto imprenditore, proprietario di una casa editrice e di una tipografia a Parma, Gianni De Vincenzo, per la categoria Imprenditoria. Questi, non è potuto essere presente e ha ritirato il riconoscimento suo figlio Francesco.
Hanno consegnato i premi Carmelina Sciarrotta, presidente dell’associazione Radici sezione di Cariati, e Giuseppe Parise, presidente dell’associazione Cariatesi nel mondo. Ha condotto la serata Viviana Rizzo.
«Il successo che ha ottenuto questa festa – ha commentato infine la prima cittadina Filomena Greco – ci dice che esiste ancora un forte legame tra chi parte e chi resta. Tra chi esplora e chi contribuisce a mantenere vive le tradizioni. Si tratta di un rapporto che non ha mai smesso di essere alimentato, e che ha portato alla nostra città buona fama in Italia e nel resto del mondo. Auspico che ci sarà un contributo fattivo da parte di tutti i cariatesi, che pur vivendo fuori amano profondamente il nostro paese. Noi abbiamo bisogno di loro per rilanciare da un punto di vista sociale economico e turistico Cariati. Noi faremo la nostra parte. E, inoltre, lavoreremo perché questo appuntamento continui ogni anno a essere centrale negli eventi dell’estate cariatese».